La Virginia ha rimosso la statua del Generale Lee
Era nel centro della città di Richmond. Un simbolo dei confederati e della loro lotta a favore dello schiavismo
Lo stato della Virginia, a guida democratica, ha rimosso la statua del generale Lee.
Robert Edward Lee fu uno dei più importanti generali degli stati Confederati nel corso della Guerra di Secessione Americana.
Dopo le proteste di Black Lives Matter (BLM) partite alla morte di George Floyd e contrarie agli ideali pro-schiavismo dei confederati, molti altri simboli dei sudisti erano stati eliminati, anche per evitare disordini legati al movimento BLM. Era dal 2020 che il governatore Northam aveva intenzione di rimuovere il monumento equestre a Lee, ricevendo però solo pochi giorni fa l'ok da parte della Corte Suprema. Nella stessa città di Richmond, altre quattro statue erano state rimosse nel 2020.
“Noi tutti non vediamo l’ora di vedere la storia della Virginia ricordata in un modo che rifletta chi siamo nel 21esimo secolo” ha detto il governatore Ralph Northam.
Uno show
L’evento è stato trasmesso in diretta streaming dal governatore. Nel video si possono notare i risultati degli episodi di vandalismo dei quali la statua era stata bersaglio negli ultimi tempi. Il monumento superava i 6 metri di altezza ed era posto su un piedistallo in granito alto 12, al centro di una rotatoria in una delle strade più importanti di Richmond, la Monument Avenue. Una volta rimossa, la struttura è stata tagliata per comodità nel trasporto.
La statua era stata inaugurata nel 1890 alla presenza di 100.000 persone. Creata dallo scultore francese Antonin Mercié, rappresentava uno dei monumenti più grandi e iconici legati ai Confederati.
Sul futuro della statua non c’è ancora nessuna certezza. Per ora il piedistallo è ancora presente, imbrattato e vandalizzato, e alcuni esponenti dei movimenti di protesta vorrebbero rimanesse lì come simbolo della lotta per i diritti civili che sta caratterizzando gli ultimi anni.
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