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La giurista Lattanzi predica calma sulle punizioni alla Russia

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"Sul registro dei danni attenzione: le riparazioni di Versailles portarono al nazismo e a Hitler"

Il registro dei danni provocati dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina deciso al summit di Reykjavik "è certo importante", però bisogna fare attenzione a non ripetere l'errore di Versailles nel 1919, quando le riparazioni di guerra imposte al popolo tedesco portarono poi all'avvento del nazismo. A fare questa riflessione è Flavia Lattanzi, già professoressa ordinaria di Diritto internazionale all'Universita? degli Studi di Roma Tre ed ex giudice della Corte penale internazionale (Cpi) per il Ruanda e per l'ex Jugoslavia.

"Certo è importante anche sapere quanto questa aggressione ha provocato di danni agli ucraini, però io penso sempre, quando si parla di questi danni, a quando a Versailles nel 1919 si è deciso di far pagare tutte le riparazioni di guerra alla Germania, e questo ha significato farle pagare al popolo tedesco", nota Lattanzi. Con la conseguenza che "ha facilitato l'avvento del nazismo. Non credo sia una soluzione fare un registro per dire poi che il popolo russo deve pagare tutti questi danni", sottolinea.

"Credo che la comunità internazionale non rifarà questo errore - ragiona l'esperta di diritto internazionale - credo questo registro serva a organizzare le riparazioni che pagheremo, a organizzare le donazioni che faremo noi per ricostruire l'Ucraina e rimediare a tutti danni provocati da questa nefasta aggressione".

Abbiamo un tribunale internazionale, che ha già emesso un mandato di cattura per il presidente russo Vladimir Putin. Non serve un tribunale speciale per l'Ucraina, che non sarebbe né etico, né politicamente opportuno. 

"Purtroppo la Corte penale internazionale non ha competenza per il crimine di aggressione", nota la giurista. Tuttavia, ragiona, un tribunale ad hoc non sarebbe "una soluzione ottimale", in quanto "eticamente ingiusta" rispetto alle tante aggressioni avvenute contro altri paesi. Sarebbe anche "politicamente inopportuno", perché non avrebbe quel consenso che ha avuto all'Assemblea Onu la condanna dell'aggressione russa. Molti paesi africani e dell'America Latina sono contrari, si rischierebbe di fare un tribunale "imposto dai paesi occidentali".

La soluzione migliore, secondo Lattanzi, sarebbe modificare gli emendamenti di Kampala allo statuto della Corte in modo che possa giudicare anche i crimini di aggressione. "Gli Stati sembra si stiano indirizzando" verso questa modifica "per rendere possibile l'operatività della Corte internazionale anche per i crimini di aggressione. Questa sarebbe la soluzione più giusta e comporterebbe che la Corte penale sia responsabile per tutte le aggressioni, non solo quella russa", sottolinea.

 

 

 

18 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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