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Legambiente Lazio si augura gli impianti a biometano

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La visita da parte di diversi circoli all'impianto di Pontinia, in provincia di Latina, per dare una risposta alla chiusura del rifiuto

“Nel Lazio servono impianti di biodigestione anaerobica come quello di Pontinia, per gestire almeno un milione di tonnellate all’anno di rifiuti organici, impianti diffusi sui territori e con i quali trasformare in risorsa e materia la porzione più pesante della raccolta differenziata”: ha le idee chiare Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, che ha guidato ieri mattina una folta delegazione di circoli territoriali di Legambiente e associazioni nella visita all’impianto di biometano presso l’area industriale di Mazzocchio a Pontina (Latina) per l’apertura della settima edizione dell’Ecoforum del Lazio. 
L’impianto di Pontinia Easy Energia Ambiente è stato realizzato nello scorso aprile da Anaergia, leader mondiale del settore: infatti, l’impianto si inserisce in una logica di economia circolare legata alla raccolta differenziata, perseguendo due grandi obiettivi, quale lo smaltimento della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU), che rappresenta il 40% della produzione dei rifiuti urbani, e, proprio grazie a quest’ultima, la produzione di fertilizzante e biometano.
L’impianto è stato aperto per una visita tecnica ai rappresentanti dei circoli Legambiente di Latina, Sezze, Frosinone, “Luigi Di Biasio” di Monte San Biagio e Fondi, Sud Pontino di Minturno, “Si può Fare” e “Le Perseidi” di Roma.
“Se nel Lazio si continua a produrre circa tre milioni di tonnellate di rifiuti, la frazione organica, a buon esito della raccolta differenziata, sarà infatti un terzo del totale: di impianti come quello di Pontinia ce ne vogliono tanti, così da liberarci da discariche o idee di mega inceneritori. Questa è l’economia circolare che si fa concretezza e che vogliamo valorizzare al meglio” ha sottolineato sempre il presidente regionale di Legambiente.
“Sono convinto della grande utilità costruttiva di un incontro come questo: c’è uno scambio di informazioni reciproco che può senz’altro aiutare ad una crescita ed un miglioramento di tutto il ciclo, sia per il territorio che per chi gestisce gli impianti” ha sottolineato l’ingegnere Paolo Rinaldi, per Easy Energia Ambiente. 
L’impianto di Pontinia è il perfetto esempio di economia circolare: l’organico fermenta infatti naturalmente in assenza di ossigeno (digestione anaerobica), si stabilizza divenendo digestato e intanto produce biogas. Il biogas viene immediatamente trasformato in biometano dalla sezione di Upgrading e quindi immesso direttamente nella rete SNAM, mentre l’ammendante viene utilizzato in agricoltura. 

1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

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