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La Ue prevarrà su Putin

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Chiaro monito della von der Leyen e della Nato al leader russo sul conflitto in Ucraina

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno scelto Tallinn, in Estonia, per mandare al presidente russo Vladimir Putin un chiaro messaggio. "Proprio come l'Estonia oggi si erge con orgoglio come Stato libero e indipendente - ha scandito l'ex ministra della Difesa della Germania - l'Ucraina prevarrà. L'Ucraina prevarrà perché gli ucraini non esiteranno, né faranno un passo indietro. L'Ucraina prevarrà, perché l'Europa e i suoi partner e alleati rimarranno saldi".

Stoltenberg e von der Leyen sono stati invitati dalla premier estone Kaja Kallas a celebrare con lei il giorno dell'indipendenza dell'Estonia, che cade il 24 febbraio, data che segna anche l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Il 24 febbraio del 1918 il Comitato di salvezza nazionale dichiarò l'indipendenza del Paese, parte dell'Impero Russo dal 1710, nel breve intermezzo tra la ritirata dei russi e l'occupazione da parte della Germania. Nel novembre 1918, poi, la Germania sconfitta passò il potere al governo provvisorio estone; poco dopo l'Urss invase il Paese, ma gli estoni resistettero e vinsero, siglando il trattato di pace di Tartu, nel 1920, che segnò l'indipendenza estone fino al patto Molotov-Ribbentrop dell'agosto 1939 e all'annessione all'Unione Sovietica del 1940.

Proprio dalla capitale della ex repubblica socialista, annessa da Stalin grazie al patto siglato con il Terzo Reich, Ue e Nato hanno deciso di rispondere al Cremlino, nel giorno che festeggia l'indipendenza estone dalla Russia. Tutto nel segno di una crescente vicinanza tra l'Unione e l'Alleanza atlantica, che pure operano su piani diversi: con l'adesione di Svezia e Finlandia, Turchia permettendo, l'Unione Europea passerà ad avere ben 23 Paesi membri su 27 che partecipano all'Alleanza; resteranno fuori solo Austria, Cipro, Malta e Irlanda. Il messaggio al Cremlino è chiaro: l'Europa e l'Occidente si opporranno ai tentativi di Mosca di rimettere in discussione, con la forza, l'ordine stabilito in Europa dopo la fine della Guerra Fredda, dalla quale l'Urss uscì sconfitta e gli Usa, con la Nato, vincitori.

"Quando questa guerra finirà - ha detto Stoltenberg - dovremo fare in modo che la storia non si ripeta. C'è un modello: la Georgia nel 2008, la Crimea e il Donbass orientale nel 2014 e poi l'invasione dell'Ucraina nel 2022. Dobbiamo assicurarci che, quando la guerra finirà, la Russia non riuscirà più a intaccare la sicurezza europea: dobbiamo spezzare questo ciclo di aggressione russa". Pertanto, "bisogna consentire agli ucraini di avere maggiori forze, ma si tratta anche di creare un quadro politico che mandi a Mosca il messaggio che non può continuare ad attaccare uno Stato vicino e democratico".

Sia Stoltenberg che von der Leyen hanno respinto il 'position paper' presentato dalla Cina per tentare di arrivare ad una cessazione delle ostilità in Ucraina, che al punto 2 invita ad "abbandonare la mentalità da Guerra Fredda" e dice che "la sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo blocchi militari". Per von der Leyen, che ha risposto per prima alla domanda in conferenza stampa, la Cina non ha presentato "un piano di pace", ma solo "dei principi", che "vanno visti su uno sfondo specifico: lo sfondo è che la Cina ha scelto una parte, firmando per esempio un'amicizia illimitata" con la Russia "appena prima l'inizio dell'invasione dell'Ucraina". 

Per Stoltenberg, la Cina "non ha molta credibilità", perché non è stata in grado di "condannare l'invasione illegale dell'Ucraina" e ha anche "firmato, giorni prima dell'invasione, un accordo" tra i due presidenti su "una alleanza senza limiti". La risposta a Pechino, che nel position paper deplora l'allargamento dei blocchi, è altrettanto chiara. La premier estone Kaja Kallas ha detto che l'Ucraina deve diventare membro della Ue e della Nato, perché "le zone grigie" creano solo "incertezza" e finiscono per provocare "guerre".

1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

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