Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il ministro Tajani rallenta sul Qatargate

oilfield-643836_1920.jpg

Il vicepremier dopo le 'minacce' qatariote chiama alla calma ma intanto prepara un viaggio in Libia. Una missione alla ricerca di nuovo gas?

“Prima di prendere delle decisioni, che sono europee, aspettiamo i risultati delle indagini” sul cosiddetto Qatargate, “le decisioni a livello di Stato si prendono quando c’è una certezza, non indiscrezioni giornalistiche, per quanto fondate”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto così in conferenza stampa alla Farnesina ad una domanda sulla ‘minaccia’ del Qatar, che parla di “conseguenze negative” nei rapporti con l’Ue, e sulle possibili risposte da parte europea e italiana.

"Dobbiamo aspettare i risultati della polizia belga e della Guardia di Finanza in Italia, dobbiamo capire chi ha finanziato, da dove venivano quei soldi, chi sono le persone coinvolte", ha sottolineato Tajani, dicendosi "un garantista". "Certamente ci sono delle mele marce, che hanno fatto male alle istituzioni e al Parlamento europeo, che hannp preso soldi - ha affermato il ministro - Ma prima di prendere delle decisioni che sono europee, anche se ci sono italiani coinvolti, dobbiamo capire cosa è successo....Finché non si sa la verità uno Stato non può prendere decisioni, che devono essere prese a livello europeo".

Una missione in Libia ci sarà "non appena sarà possibile ottenere risultati concreti" ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, assicurando che il governo "sta lavorando discretamente e intensamente a ogni livello per portare il Paese alle elezioni e a una sostanziale unità". 

"Appena possibile il governo si recherà in Libia, ma vogliamo prima far sì che il lavoro che stiamo facendo porti a risultati, e tessere una tela che sia utile anche alla soluzione migratoria, con il contrasto ai trafficanti, e alla stabilità" del Paese, ha sottolineato il titolare della Farnesina.

 

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

Commenti