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La Lituania preme per l'ingresso ucraino nella Nato

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La presidente del Parlamento lituano, Viktorija Cmilyte-Nielsen, che sarà in visita ufficiale a Roma da oggi a mercoledì

"Mi aspetto progressi" sull'adesione dell'Ucraina alla Nato al vertice di luglio a Vilnius. "L'ennesimo annuncio che 'l'Ucraina diventerà un membro della Nato' sarebbe dannoso per la credibilità dell'Alleanza. Dopo 15 anni di promesse, dobbiamo dimostrare che esiste una vera via per l'ingresso dell'Ucraina nella Nato". Lo afferma in un'intervista la presidente del Parlamento lituano, Viktorija Cmilyte-Nielsen, che sarà in visita ufficiale a Roma da oggi a mercoledì.

"Penso ci sia una comprensione generale del bisogno forte e urgente di migliorare il partenariato pratico e politico della Nato con l'Ucraina e ancorare l'Ucraina all'ordine di sicurezza euro-atlantico - aggiunge la presidente del Seimas (il Parlamento lituano) - Capisco che l'unità sia la nostra priorità, ma non deve impedirci di discutere il futuro dell'Ucraina nella Nato".

Cmilyte-Nielsen ritiene "fermamente" che l'ingresso di Kiev sia "nell'interesse degli alleati. Non solo assicurerebbe stabilità a lungo termine in Europa, ma contribuirebbe anche in modo sostanziale alla forza dell'Alleanza" che avrebbe a disposizione " decine di migliaia di efficaci e agguerrite truppe ucraine".

"Sebbene l'adesione dell'Ucraina alla Nato non sia stata ancora concordata, il vertice di Vilnius potrebbe compiere progressi almeno in questi tre settori - conclude - In primo luogo, intensificare il sostegno pratico e militare della Nato all'Ucraina a breve e lungo termine. In secondo luogo, avvicinare istituzionalmente l'Ucraina alla Nato, anche attraverso l'istituzione del Consiglio Nato-Ucraina, coinvolgendo maggiormente Kiev nelle strutture e nei processi della Nato. In terzo luogo, trovare una formula politica che dimostri un progresso dell'Ucraina nelle sue aspirazioni euro-atlantiche. In breve, il vertice Nato di Vilnius dovrebbe fornire un percorso chiaro per l'adesione dell'Ucraina alla Nato e fornire chiare e solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina".

La Russia è pronta a un confronto a lungo termine con il mondo democratico ed è "molto probabile che possa usare la forza" anche contro uno o più paesi dell'Ue o della Nato. "Il modo migliore per evitarlo non è negoziare con Mosca, ma prendere immediatamente tutte le misure necessarie" a partire dal rafforzamento del fianco orientale della Nato. Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos la presidente del Parlamento lituano, Viktorija Cmilyte-Nielsen, che sarà in visita ufficiale a Roma da domani a mercoledì.

"In altre parole, per scoraggiare la Russia abbiamo bisogno di una difesa avanzata funzionante. Per la Lituania, un elemento essenziale di tale difesa avanzata è una forza alleata pronta al combattimento. Ed è quello che ci aspettiamo dal vertice Nato di Vilnius", prosegue la presidente del Parlamento lituano, secondo cui il suo Paese è tra i più risoluti sostenitori dell'Ucraina "non perché tema che possa essere uno degli obiettivi militari della Russia, ma perché crediamo che sia giusto".

"L'invasione della Russia non è un problema regionale, ha conseguenze globali sull'intera sicurezza e stabilità europea. Il futuro dell'Ucraina è diventato una cartina di tornasole di quanto noi, come comunità democratica, siamo disposti a spingerci in difesa delle leggi internazionali e della democrazia - aggiunge - Detto questo, sì, ci sentiamo minacciati perché è in gioco l'esistenza dei Paesi più piccoli del sistema internazionale. Fino ad ora, i nostri diritti sono stati protetti dal diritto e dagli accordi internazionali. Se vengono gettati nella pattumiera, o se nessuno li difenderà e li proteggerà, cosa ne sarà della comunità internazionale?".

 

15 Maggio
Autore
Pasquale Lattarulo

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