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Ucraina: pace e negoziati tra polemiche e speranze

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Mentre i governi russi e ucraini rilasciano dichiarazioni i Paesi 'terzi chiedono di creare una piattaforma di pace

Le parole di Mosca su negoziati senza precondizioni "sono un'latra prova del fatto che i negoziati sono fuori discussione". Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, replica alle dichiarazioni rilasciate dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Vershinin.

"Nella periodica retorica su "pace e negoziati", il Cremlino afferma che non lascerà i territori ucraini e non sarà responsabile per i crimini - si legge nel tweet - è un'altra prova del fatto che i negoziati sono fuori discussione, solo la vittoria ucraina, altrimenti la guerra in Europa non finirà e la Russia dominerà in modo criminale il mondo".

Ma ecco che tra i colossi del mondo interviene il buonsenso del quieto vivere. "Creare un gruppo di Paesi non coinvolti direttamente o indirettamente con la guerra della Russia con l'Ucraina" per esplorare la possibilità che si raggiunga la pace. E' questa la proposta ribadita da Luiz Inácio Lula da Silva nel suo incontro ieri alla Casa Bianca con Joe Biden. "E' necessario avere alleati in grado di costruire un gruppo di negoziatori che abbiano la fiducia di entrambi i Paese e con i quali entrambi i Paesi si possano intendere per mettere fine a questo conflitto", ha detto il presidente brasiliano che aveva illustrato la sua proposta già ad Emmanuel Macron ed Olaf Scholz.

Lula ha spiegato che in un primo momento è stato importante "difendersi dall'attacco" per poter poi "passare a negoziare quello che succederà nel futuro", sottolineando la preoccupazione, condivisa da Biden, per gli effetti collaterali del conflitto, in particolare sulla sicurezza alimentare ed energetica, in particolare nelle regioni più povere del Pianeta.

Intanto il conflitto continua. Aerei russi Su-24 Ms hanno sganciato quattro bombe sull'Isola dei Serpenti. Catturata un anno fa dai russi, e poi riconquistata dagli ucraini, la strategica isoletta nel mar Nero è diventata uno dei simboli della guerra, specie per l'inconico : "russi andate a farvi f..", lanciato da uno dei soldati di Kiev di cui era stata chiesta la resa all'inizio dell'invasione. Intanto tre missili anti nave Onyx sono stati lanciati dalla Crimea verso la costa ucraina. Lo ha reso noto il consiglio comunale di Odessa, rilanciato da Ukrainska pravda. Non vi sono morti o feriti.

Sarebbero 1.134 i soldati russi uccisi nella giornata di ieri, uno dei numeri più alti dall'inizio del conflitto in Ucraina. Lo afferma il bollettino giornaliero dello Stato maggiore di Kiev, che riporta un totale di 136.880 morti russi dall'inizio della guerra. Lo stesso bollettino riferisce di 9 tank e 19 sistemi di artiglieria distrutti nella giornata di ieri.
1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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