La farsa tra applausi, streaming e musica in piazza
Mentre i bambini vengono lacerati dalle bombe sganciate dagli aerei di Putin va in scena la farsa di griffe occidentale
Mentre i bambini vengono lacerati dalle bombe sganciate dagli aerei di Putin va in scena la farsa di griffe occidentale. C’è il ministro degli esteri inglese Liz Truss che ulula contro la strage dell’ospedale di Mariupol, il primo ministro Johnson urla che Putin è un depravato (vero, confermo), lo dicono dopo aver ascoltato il presidente ucraino Zelensky collegato in diretta, che cita Churchill e chiede aiuto. I rappresentanti di Westminster si commuovono e lo acclamano convinti (ma è un reality?). Intanto l’illuminato ministro degli esteri Luigi Di Maio posta tra Facebook e Twitter che sarebbe necessario far cessare la guerra e aprire una tregua (toglietegli i social, vi prego), mentre il leader della Lega Matteo Salvini in missione di pace sul confine polacco colleziona una figuraccia da ritiro a un eremo. Insomma, mentre le città ucraine sono strette d’assedio, tra gelo, fame e la morte lanciata dalla Russia, c’è l’Occidente che fa il tifo via cavo e via streaming per la resistenza ucraina. Ma la farsa si celebra quando risuonano le note dell’inno europeo su piazza Maidan a Kiev: l’orchestra si fa coraggio e usa il linguaggio universale degli strumenti musicali per chiedere aiuto alla Ue e alla Nato. L'Occidente, emozionato, applaude.
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