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Altro che lotta di genere: ora l'uomo partorisce

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Non lo aveva previsto né l'IA né la crisi climatica: il caso di Marco, che da donna diventa uomo ma poi si accorge che è incinto al quinto mese

Questo l'IA non l'aveva previsto. Così, eccoci qua ad assistere al primo parto di un uomo. No, non è un gioco di parole. E forse non è nemmeno frutto del caso, perché sappiamo che le coincidenze sono appuntamenti mascherati.

Accade a Roma, dove una giovane non si riconosceva in quel corpo di donna, da lì la transizione per diventare uomo, col percorso psicologico a supporto di quella differenza interiore di genere, poi le massicce cure ormonali, tant'è che spunta la barba, fino alla mastectomia, vale a dire l'asportazione del seno. Il processo è veloce, tanto che il tribunale di Roma concede il cambio di sesso: sui documenti c'è scritto Marco. Cioè per la legge è riconosciuto uomo. 

Per completare l'iter fisico e non burocratico mancava l'isterectomia, vale a dire l'asportazione dell'utero, ma ecco la sorpresa. Nel momento dell'operazione, in una nota struttura sanitaria romana, Marco è incinta. Al quinto mese. 

Durante la transizione sessuale Marco ha avuto un rapporto e ha concepito un bambino. Ora l'equipe medica è al lavoro per capire se le cure ormonali hanno danneggiato il feto e se la gravidanza può essere portata a termine. 

Insomma, tra l'IA e la 'ribellione' della natura è sempre l'uomo con il suo sentire a trasformare il mondo, stavolta direttamente, agendo su se stesso, forse manipolando se stesso. Questo caso appartiene più alla letteratura che alla realtà, più alla fiction che alla storia dell'uomo e della donna, ma è tutto vero.

Così, in un momento epico di straordinaria lotta di genere per garantire la parità dei diritti alle donne sotto ogni sua naturale forma ecco la grande rivoluzione: un uomo ora può partorire. 

20 Gennaio
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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