Svezia e Finlandia nella Nato? La Russia sposta carri al confine
L'invasione dell'Ucraina spinge i due paesi scandinavi ad accelerare l'adesione al Patto atlantico
La Russia starebbe spostando mezzi militari verso il confine finlandese, nel pieno del dibattito interno al Paese per un prossimo ingresso nella Nato. Lo sostiene il britannico "Daily Mail", che parla di video che mostrerebbero i movimenti anche di sistemi missilistici costieri del tipo K-300P Bastion-P in direzione della Finlandia. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, un ulteriore allargamento della Nato "non porterebbe stabilità" all'Europa. E i video sono stati diffusi ieri sera da tutti i media che confermano questa operazione della Russia.
La mossa della Russia è stata preceduta dalla Finlandia che prenderà "nelle prossime settimane" la decisione finale sulla sua richiesta di adesione alla Nato. Lo ha annunciato la premier, Sanna Marin, al termine di suo incontro oggi a Stoccolma con la premier svedese, Magdalena Andersson, sottolineando che sarebbe "positivo" se Finlandia e Svezia si potessero coordinare su una decisione comune riguardo all'adesione all'Alleanza Atlantica.
"Non posso indicare una data esatta, però la decisione sarà presa rapidamente sarà una questione di settimane piuttosto che di mesi", ha detto la premier nella conferenza stampa che si è svolta poco prima della presentazione da parte del suo governo al Parlamento di un "libro bianco" sui cambiamenti della situazione di sicurezza per la Finlandia dopo l'attacco russo all'Ucraina.
"Abbiamo bisogno di avere una visione sul futuro ed usare questo tempo per analizzare e costruire una visione comune del futuro per quanto riguarda la sicurezza", ha detto ancora Marin affermando che "sarebbe positivo se Finlandia e Svezia potessero adottare soluzioni simili riguardo alla Nato".
Per quanto riguarda poi le preoccupazioni provocate dall'aggressione all'Ucraina, la premier finlandese ha sottolineato che "la Russia è nostro vicino, condividiamo una grande frontiera e vediamo come si è comportata con l'Ucraina. Questa è una guerra che l'Europa non voleva ma purtroppo è in atto", ha concluso Marin che comunque ha anche riconosciuto che l'ingresso nella Nato potrebbe avere dei "rischi".
A questi ha fatto riferimento la premier svedese Andersson che ha sottolineato che la necessità di "analizzare la cosa con grande attenzione: bisogna soppesare i pro ed i contro all'adesione - ha detto - è una situazione molto grave che dobbiamo trattare con molta serietà".
Allo stesso tempo ha assicurato che "non c'è nessuna ragione per posporre questa decisione". La stampa svedese ha rivelato l'intenzione di Andersson di annunciare la decisione di Stoccolma di chiedere l'adesione alla Nato entro giugno, quando si svolgerà a Madrid il vertice dell'Alleanza.
“Putin ha invaso l’Ucraina per ragioni che non hanno nulla a che vedere con la Nato ma con un delirio e una volontà nazionalista e imperialista che ha ora spinto la Svezia e la Finlandia a chiedere di far parte della Nato per una ragione evidente a tutti: essendo la Nato un’alleanza difensiva, si sentono in pericolo e quindi vogliono essere parte di una difesa più ampia” ha detto il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, a ‘Diario di Guerra’ su Rete 4.
“Mentre stiamo a sentire la retorica vuota putiniana sulle colpe della Nato, la Russia si è presa la Bielorussia con una modifica Costituzionale sancita da un referendum farsa che prevede che in Bielorussia si possano mettere anche le bombe atomiche”, ha concluso.
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