Mariupol distrutta, i sondaggi di Putin e l'allarme di Zelensky
La peggiore catastrofe del secolo mentre il premier ucraino teme che l'intera Europa sia in pericolo. Ma Putin è stabile nei sondaggi di gradimento
Quella a Mariupol è la "più grande catastrofe umanitaria" dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e forse del secolo. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, nel corso di una conferenza stampa a Washington.
Secondo Shmyhal, migliaia di persone sono morte a Mariupol e "quando sarà liberata dai russi vedremo le terribili atrocità che hanno commesso". Il primo ministro ha denunciato che l'esercito russo sta "distruggendo tutto", compresi i rifugi dove si nascondono i civili. Stando alle autorità ucraine, oltre 20mila persone sono morte in città dall'inizio dell'assedio e circa 100mila persone rimangono intrappolate.
Intanto oltre 2,9 milioni di rifugiati hanno lasciato l'Ucraina in direzione della Polonia dall'inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo ha riferito la Guardia di frontiera polacca, secondo cui ieri si sono registrati 28mila rientri in Ucraina e 17.700 arrivi in Polonia.
Ma l'invasione dell'Ucraina è solo l'inizio, la Russia vuole conquistare altri Paesi. E' quanto ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio diffuso nella notte, citando le dichiarazioni di un comandante di Mosca secondo cui le forze russe vorrebbero prendere il controllo del sud dell'Ucraina per avere accesso alla Transnistria, regione separatista della Moldova. "Bene, questo conferma quello che ho detto molte volte - ha scandito Zelensky - L'invasione russa dell'Ucraina è destinata a essere solo l'inizio, poi vogliono conquistare altri Paesi".
"Naturalmente - ha assicurato il presidente ucraino - noi ci difenderemo finché sarà necessario per spezzare questa ambizione della Federazione russa. Ma tutte le nazioni che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte devono combattere con noi. Ci hanno dato aiuto, perché eravamo i primi sulla lista, chi sarà il prossimo? Se chiunque può diventare il prossimo vuole restare neutrale oggi per non perdere niente, fa la scommessa più rischiosa. Perché perderete tutto", ha concluso Zelensky.
Dopo due mesi di guerra in Ucraina, il tasso di fiducia nel presidente russo Vladimir Putin è all'80,7%, un tasso simile a quello che aveva quando nel 2014 ci fu l'annessione della Crimea. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dal Centro di indagine dell'opinione pubblica russo (Vciom), che sottolinea come il 20 febbraio scorso, quattro giorni prima dell'invasione, il gradimento di Putin fosse fermo al 67.2%. Per il sondaggio sono state interpellate 600 persone in 80 regioni russe dall'11 al 17 aprile scorsi.
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