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Oggi nessun Paese è in grado definire da solo agenda globale

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A pochi giorni dalla chiusura del G20 e di Cop26 secondo l'ambasciatore Giampiero Massolo si è arrivati al G0, dove c'è necessità di collaborazione di tutti

G20: Massolo, 'nessun Paese è in grado definire da solo agenda globale'
 

Giudizi, critiche, analisi a pochi giorni dalla conclusione non solo del G20 a Roma ma anche dagli incontri scaturiti sul tema del clima a Cop26 a Glasgow, una fitta agenda che ha messo di fronte i potenti della Terra per dare un migliore futuro al mondo.

"Il mondo è da sempre alla ricerca di una ricetta per la governance globale", è passato dalla Guerra Fredda a un mondo unipolare "retto su di un ordine americano" fino a un sostanziale 'G0' "cioè un mondo in cui nessun Paese in realtà è in grado di definire da solo l'agenda globale". Lo ha affermato in un'intervista a Il Riformista il presidente di Fincantieri e dell'Ispi, l'ambasciatore Giampiero Massolo, a pochi giorni dalla conclusione del summit G20 a Roma.

Secondo Massolo, in questi anni si sono moltiplicati i formati per cercare di realizzare "questo sogno del governo mondiale. Tutti imperfetti. Abbiamo il G7 dei Paesi dell'Occidente, il G20 che si allarga fino a comprendere i Paesi emergenti. Nessuno di questi formati di per sé realizza un governo mondiale". Una cosa è certa, sottolinea il presidente dell'Ispi, di fronte a un Onu il cui maggiore meccanismo decisione, il Consiglio di Sicurezza, "è bloccato da veti contrapposti, il G20 è quanto più si avvicina in questo momento all'idea di un tentativo di fare ordine negli affari del mondo perché mette intorno al tavolo molti dei Paesi che sono in questo momento quelli che contano sulla scena internazionale senza che nessuno sia in grado, da solo, di stabilire i destini del mondo".

Sull'assenza a Roma dei presidenti cinese e russo, Xi Jinping e Vladimir Putin, Massolo ha spiegato che non è da ingigantirne il significato perché "in entrambi i casi, soprattutto nel caso russo, è un po' un modo per marcare una propria potenza di fronte allo scenario interno, alla scena nazionale e cioè io posso anche non andarci... in realtà poi nella sostanza hanno trovato un modo di far sentire la loro voce contribuendo anche abbastanza costruttivamente ai compromessi, come nel caso cinese".

Sulla dichiarazione finale del G20, che proietta al 2050 questioni cruciali sulla lotta al cambiamento climatico, Massolo ha affermato che "la realtà dei fatti nasconde modelli di sviluppo, interessi economici, assetti istituzionali che sono molto diversi. Lasciata ai governi, la gestione degli affari del mondo sconta necessariamente una differenza di interessi. Una cosa interessante è che si è andata sviluppando una forte corrente di opinioni pubbliche, di società civile, che si fanno sentire molto più che in passato". L'ambasciatore ha definito infine la Cina "un avversario strategico dell'Occidente" che si deve affrontare "tutti insieme", non come singola nazione o come Europa.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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