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Ciao Matteo, ma la vita vince sempre sulla morte

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I compagni di squadra dell'Antonio Palluzzi dedicano la vittoria del campionato al giovane portiere morto all'improvviso sul campo

Ci sono storie che escono dal cuore. Sedimentano nell’anima e lì restano per essere tramandate, al di là delle sofferenze e della capacità solo umana di produrre male, guerra e distruzione. La storia è questa: il 3 marzo sul campo di calcio di Priverno il quindicenne Matteo Pietrosanti, portiere dell’Antonio Palluzzi, si sta allenando coi compagni in nome di quella spensieratezza di chi è giovane e sa di essere immortale quando si accascia e senza un saluto se ne va. Descrivere il nulla di quel giorno ma anche dell’oggi resta ancora impossibile, ma la vita impone sempre una reazione. E chi è giovane reagisce alla morte con la grinta e gli occhi spiritati di chi ha conosciuto che l’ingiustizia è diventata una componente essenziale della vita. Così i ragazzi dell’allenatore Giuseppe Consoli e compagni di Matteo continuano a macinare risultati nel campionato ‘Giovanissimi provinciali’ e vincono (macché, stravincono con 4 turni di anticipo) il campionato e indossano la maglia dedicandogli un indelebile ‘Matteo per sempre’. La vita è questa. Vince sempre sulla morte.

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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