I medici di famiglia chiedono l’obbligo vaccinale

Tramite il segretario nazionale Silvestro Scotti, la Federazione dei medici di medicina generale ha espresso un parere positivo in merito alla possibile introduzione dell’obbligo vaccinale.  "In questa fase – fa sapere Scotti - per come stanno andando i numeri dei contagi Covid, gli obblighi vaccinali sono determinanti, sia per la terza dose sia per chi non si è vaccinato affatto".  

Secondo la Federazione “Un allargamento dell'obbligo sarebbe utile – nonché – l’unica cosa sensata”. Scotti esprime, tuttavia, una posizione contraria all’introduzione del “Lockdown per i non vaccinati - che- non ha più troppo senso vista la riduzione della protezione del vaccino dopo 5 mesi e, quindi, la necessità di fare in fretta la terza dose". 

Nella stessa intervista ad AdnKronos salute, Scotti ha sottolineato la criticità della situazione per i medici di famiglia, in relazione al numero altissimo di contagi di queste ultime settimane. “Facciamo fatica a seguire i pazienti nelle ore di studio, visto che messaggi e chiamate sono continui per l'inserimento sulle piattaforme regionali dei positivi – ha spiegato - La contagiosità della variante Omicron insieme al fatto che, grazie ai vaccini, la maggioranza dei casi Covid può essere gestita sul territorio, comporta un sovraccarico di lavoro importante per i medici, che non sono supportati e che sembra non venga considerato a livello istituzionale”.

Una difficoltà legata alle pratiche burocratiche e alla “Necessità di rassicurare e dare risposte ai pazienti contagiati”, preoccupati dal virus e dalla gestione della situazione. 

Un quadro che potrebbe diventare ancora più grave in vista delle vacanze natalizie “In particolare a Sud, dove spesso si è festeggiato in famiglia e abbiamo più situazioni di famiglie larghe” – conclude Scotti.