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Ancora violenza antisionista a La Sapienza

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Condanna unanime del governo nei confronti dei collettivi che hanno aggredito le forze dell'ordine boicottando studi condivisi con atenei israeliani

Tensioni alla Sapienza dove i collettivi manifestavano in concomitanza con la riunione in seduta congiunta di Senato accademico e Consiglio di amministrazione dell'università che hanno approvato all'unanimità un documento che rifiuta "il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale" nei confronti degli atenei israeliani. Gli studenti del Fronte della Gioventù comunista, che postano anche un video delle tensioni sui social, parlano di "almeno tre studenti fermati dalle forze dell'ordine e numerosi altri feriti".

"Di fronte alla mobilitazione degli studenti di oggi la risposta della Sapienza è stata nuovamente un Senato Accademico blindato e la celere - scrivono su Fb - L'ateneo è disposto a caricare i propri studenti piuttosto che ascoltare le istanze di migliaia tra studenti, ricercatori e docenti. La Rettrice si assuma le sue responsabilità: dimissioni immediate".

'La mia vicinanza alla Rettrice, Antonella Polimeni. Quello che sta accadendo all'Università La Sapienza è vergognoso. La protesta legittima non può mai sfociare in violenza e prevaricazione''. Così su X la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini sulle tensioni alla Sapienza durante il corteo degli studenti contro la decisione del Senato accademico di non boicottare la collaborazione con le università israeliane.

''La decisione del Senato evidenzia che la comunità accademica non accetta imposizioni da una minoranza che vorrebbe isolare le università italiane dal contesto internazionale. La ricerca non si boicotta''.

“Grazie ai colleghi della Questura di Roma per la professionalità e l’equilibrio dimostrato in occasione degli inauditi scontri avvenuti questo pomeriggio presso l’Università Sapienza di Roma. Lo spirito di abnegazione e la capacità dell'operato dei colleghi ha evitato che la manifestazione degenerasse con più gravi conseguenze”. Così Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il più rappresentativo sindacato del Comparto Sicurezza, difesa e Soccorso Pubblico, commenta i tafferugli verificatisi nell’odierno pomeriggio presso l’Università romana della Sapienza nel corso dei quali alcuni poliziotti sono rimasti feriti in seguito allo scontro con un gruppo di 300 studenti che ha provato a forzare il cordone della Polizia in viale dell'Università nel tentativo di raggiungere prima il rettorato e, successivamente, il Commissariato.

L'arresto di due persone, e numerose denunce, non ripagherà i poliziotti che ancora una volta pagano un prezzo troppo alto per un malinteso senso della democrazia e dell’interpretazione del diritto a manifestare il proprio dissenso: “Quanto accaduto è inaudito e inammissibile in una società democratica - sottolinea il leader del Siulp - aggressioni gratuite che si perpetuano ogni giorno, ogni tre ore, ai nostri danni solo perché c’è la certezza della totale impunità che sta trasformando, a prescindere dalle motivazioni che le generano, tutte le manifestazioni in occasioni per dare sfogo a violenza inaudita. Per questo condivido le parole del prefetto Giannini quando afferma che “Manifestare le proprie idee è un diritto costituzionale che, contiene in sé, il concetto di confronto, che ripudia, per sua stessa natura, ogni forma di violenza a ciò finalizzata” e che oggi dovrebbe far interrogare tutti ma soprattutto il Governo a fornire le adeguate risposte alle nostre richieste di dare certezza e immediatezza alle pene da applicare a chi si rende autore di simili comportamenti”.

"Piena condanna per le violenze avvenute oggi da parte dei collettivi a Roma. Devastazioni, aggressioni, scontri, assalti a un Rettorato e a un Commissariato, con un dirigente preso a pugni. Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti". Queste le parole, in un post su X, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Ancora una volta, dai soliti professionisti dell'odio e della violenza, aggressioni gratuite contro le Forze dell'Ordine. Le immagini che arrivano dalla Sapienza, raccontano dell'ennesima provocazione in cui si tenta di imporre una logica di prevaricazione anche fisica. Le ultime notizie riportano addirittura di un assalto criminale a volanti e a presidi della Polizia contigui all’Università. Chi si macchia di reati così gravi deve essere sanzionato senza indugi. Solidarietà, sostegno e gratitudine agli operatori di Polizia e al dirigente di pubblica sicurezza che hanno difeso importanti presidi di democrazia anche a costo della propria incolumità". Così Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato all'Interno.

 

 

17 Aprile
Autore
Claudio Mascagni

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