Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Ecr: 'impossibile coalizione con S&D, Italia protagonista con Fdi

meloni orban.jpeg

Manca un anno alle elezioni europee e l'obiettivo di Fdi è portare al governo della Ue una nuova maggioranza di centrodestra

Manca un anno alle elezioni europee e l'obiettivo di Fdi, che fa parte della famiglia dei Conservatori europei, è quello di portare al governo della Ue una nuova maggioranza di centrodestra che vede il partito di Giorgia Meloni insieme a Popolari e Id, 'smontando' l'attuale alleanza tra Ppe e socialisti. Ma c'è anche chi, come racconta La Repubblica, non esclude che la premier italiana e leader di Fratelli d'Italia, per non rimanere isolata in Europa, possa alla fine optare per un piano 'B' aderendo alla cosiddetta 'maggioranza Ursula', ovvero alla grande coalizione che ha eletto Von der Leyen alla guida della Commissione.

Secondo fonti del gruppo Ecr al Parlamento Ue, però, una coalizione che comprenda conservatori e socialisti è "impossibile". Quella che si prospetta dopo il voto del 2024 è una maggioranza variabile: "Dopo le elezioni del 2024 si formerà una maggioranza su molti contenuti che va da Id (i sovranisti di Identità e democrazia, ndr) a Renew (il gruppo dei liberali di Emmanuel Macron), passando per Ecr e Ppe, altre volte se ne formerà una tra Ecr, Ppe e Renew, altre volte (molto meno di adesso) se ne formerà una tra Ppe, Renew, S&D e forse i Green".

Per le stesse fonti, del resto, "la maggioranza Ursula non è mai esistita davvero. Fu eletta per soli 9 voti, grazie ad Orban e ai polacchi del Pis (25!). Successivamente si è stabilizzata grazie al Green Deal e all'apporto dei Green e The Left. Ma ormai si è sfarinata proprio a causa del Green Deal". Insomma, tirano le somme nel gruppo dei Conservatori, "la prossima maggioranza (come l'attuale) si formerà sui contenuti più che sui patti di sangue". E l'auspicio di Fdi è che l'Italia, anche grazie ai Conservatori, possa giocare un ruolo da protagonista.

I riflettori sono puntati sul prossimo 27 giugno, quando nella Commissione Ambiente del Parlamento europeo (Envi) si tornerà a votare sulla legge sul ripristino della Natura, nota come Nature Restoration Law, che vede come principale sostenitore Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile del Green Deal. A fare muro contro la proposta erano stati in occasione del primo voto i gruppi di Ecr, Ppe, Id e una parte dei liberali di Renew: partiti che formano una delle combinazioni più accreditate a comporre la futura maggioranza politica che uscirà dalle urne nel 2024.

1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

Commenti