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La corsa ai missili è la nuova sfida Usa-Russia

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L'analisi di Mario Scaramella, esperto in questioni di sicurezza e relazioni internazionali, all'indomani del bombardamento russo

"Il fatto stesso che da aerei si lancino vettori ipersonici di grande stazza, una performance che in Italia ancora solleva scetticismo per quanto a fattibilità aeronautica e realizzazione, costituisce di per sé un messaggio: la Russia ci dice che è in grado di colpire a livello strategico non solo con i 'vecchi' missili balistici, ma con armi ipersoniche, a distanze enormi, con traiettorie incontrollabili, capaci di penetrare le difese e di colpire nello spazio i satelliti militari e di comunicazione". Lo afferma Mario Scaramella, esperto in questioni di sicurezza e relazioni internazionali, all'indomani del bombardamento di 20 cacciabombardieri strategici russi Tu95 Ms decollati da una base nella regione del mar Caspio.

Sui 40 missili lanciati dai bombardieri, la maggior parte di essi, ben 36, sono stati intercettati dalla difesa aerea ucraina, che utilizza i Patriot ed altri sistemi d'arma antimissile. La portata dell'attacco, misto convenzionale, balistico ed ipersonico, che ha colpito alcuni siti nelle zone di Odessa, Zaporizhzhia, e preso di mira anche Kiev e la zona a nord della città cioè Bucha, Hostomel, Irpin dove sono i corso i sopralluoghi degli esperti, "è di straordinaria aggressività", prosegue Scaramella, che con il collega americano Mike Penders ed il colonnello Socol, capo del Comando Regione di Kiev della Agenzia Nazionale per le Emergenze, hanno effettuato un sopralluogo nell'area dell'aeroporto di Hostomel, dove i primi 200 paracadutisti delle forze speciali russe avevano sferrato l'attacco iniziale il 27 Febbraio 2022.

La ricognizione è parte di un programma di formazione degli specialisti Nbcr (rischio Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) responsabili per gli impianti a rischio, sviluppata nell'ambito di una cornice di scambi umanitari voluta dal Rotary Internazionale di Kiev con il Rotary Club 'Pentagon Cristal Palace' di Washington.

"In questa guerra tutto è possibile, anche che deliberatamente si miri a siti patrimonio culturale dell'umanità marcati dall'Unesco come intoccabili, o si punti a centrali nucleari che potrebbero trasformare l'Europa intera in un deserto radioattivo se colpite", aggiunge Scaramella.

"E' enorme la superiorità tecnologica americana e immensa la forza morale dell'Ucraina e dell'Europa tutta che, insieme, consentono di rispondere alla aggressività russa. Siamo in una guerra per certi versi medioevale, per quanto a brutalità e mancanza di regole, per altri futuristica per il massiccio uso di tecnologie spaziali ipersoniche e della Intelligenza Artificiale", conclude Scaramella, evidenziando la nuova corsa allo spazio fra Usa e Russia, "concentrati a controllare il 'dominio spaziale' con le proprie forze speciali che sperimentano nuovi materiali, nuovi propulsori, forme e tecniche per imporsi reciprocamente".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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