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Le cinque mosse della mobilità del futuro

inquinamento automobili

La mobilità nel 2024? Dovrà essere efficiente, sicura e sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico

La mobilità nel 2024? Dovrà essere efficiente, sicura e sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico. E' quanto emerge dal quadro tracciato da Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, in cui si evidenzia come le aziende siano oggi chiamate a operare in un contesto sempre più sfidante, dove diventa essenziale ridurre i costi, migliorare le prestazioni e imparare ad adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

“Sostenibilità, intelligenza e resilienza saranno le tre parole che guideranno, nei prossimi 12 mesi, le decisioni di chi opera nel mondo del trasporto”, commenta Franco Viganò, director, strategic channel & Italy country manager di Geotab. “Ridurre l’impatto ambientale delle flotte e contenerne i costi, garantendo al tempo stesso un servizio efficiente, sicuro e affidabile: le sfide da affrontare nel prossimo anno sono ambiziose e richiederanno l’impegno congiunto di aziende, produttori di veicoli e fornitori di tecnologia che, insieme, potranno trasformarle in opportunità”. In questo scenario, Geotab ha identificato le 5 tendenze che caratterizzeranno il settore della telematica per il 2024.

1) La strada è sempre più green: dal Bilancio di Sostenibilità alle nuove prospettive dell’elettrificazione. Nel 2024, anche per effetto della pressione normativa, le aziende di ogni settore saranno chiamate a continuare a impegnarsi nella riduzione del proprio impatto ambientale. A partire dal 1° gennaio è stato infatti introdotto, per le società che rientrano in alcuni parametri e poi gradualmente per tutte negli anni successivi, l’obbligo di presentare il Bilancio di sostenibilità. Questo report dovrà riportare, tra le altre informazioni, anche la misurazione dei gas inquinanti prodotti e le strategie che verranno implementate per ridurne l’emissione. A questo scopo, l’ausilio della telematica può rivelarsi fondamentale, consentendo per esempio di analizzare i dati reali relativi al consumo di carburante da parte delle flotte e individuare gli eventuali scostamenti.

Guardando in particolare al settore dei trasporti, la Commissione Europea, all’interno della Strategia di mobilità sostenibile intelligente, ha tracciato un piano ambizioso che mira a ridurre del 90%, entro il 2050, le emissioni di gas serra ad esso connesse. Il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione è legato a doppio filo alla transizione verso l’elettrico. Il mercato ancora stenta a decollare in Italia, considerando che nei primi 10 mesi del 2023 le auto elettriche hanno rappresentato solo il 3,9% del totale delle immatricolazioni, ma sta crescendo il ritmo degli interventi sul fronte delle infrastrutture di ricarica: le installazioni di colonnine hanno infatti segnato un balzo annuo del 44,1%, superando quota 47.000 stazioni entro la fine del 2023 (dati Motus-E). Con una rete nazionale pronta a diventare un riferimento a livello europeo, è verosimile supporre che, nel 2024, l’Italia farà passi avanti sull’adozione e l’utilizzo dei mezzi a propulsione elettrica.

2) Mobilità (davvero) intelligente, grazie all’AI generativa che abilita decisioni immediate e informate. Intelligenza sarà una parola chiave anche per il settore dei trasporti nel 2024: l’innovazione digitale aprirà infatti nuovi scenari per l’ottimizzazione della mobilità, in termini di efficienza delle operazioni e di sicurezza delle persone e dei veicoli.

L’evoluzione dell’AI generativa, in particolare, ha il potenziale di consentire ai gestori delle flotte di sfruttare gli approfondimenti analitici generati dall’elaborazione dei dati per intraprendere azioni ancora più informate e, soprattutto, immediate. La rapidità di risposta si confermerà indispensabile in uno scenario sempre più mutevole, in cui ad emergere saranno le aziende in grado di sapersi adattare con la massima prontezza ai repentini cambiamenti di scenario. Per questo, nei mesi a venire, si prevedono, da parte delle organizzazioni, investimenti significativi in piattaforme per la governance dei dati e la gestione dei metadati, al fine di migliorare l'efficacia dell'IA generativa.

3) I produttori di veicoli giocheranno un ruolo sempre più attivo nella telematica, integrandola nativamente. Si stima che nel 2024 la maggior parte dei veicoli fabbricati sarà dotata di telematica integrata (fonte: Global automotive Oem telematics market di Berg Insights), di conseguenza, si potrebbe registrare una flessione nell’installazione dei dispositivi telematici aftermarket.

I vantaggi della telematica Oem sono molteplici, sia per i produttori di veicoli (che possono avere accesso a dati di valore sulle performance dei mezzi), sia per gli utenti (che non devono acquistare nessuna periferica esterna, dato che la stessa sarà semplicemente parte integrante del veicolo).

Ci sono però anche dei limiti: per esempio i costi potrebbero aumentare e, inoltre, le flotte tendenzialmente non sono monomarca e/o possono comprendere veicoli ancora privi di dispositivi telematici integrati. Nei prossimi mesi emergerà quindi sempre di più la necessità di adottare una piattaforma di telematica in grado di connettere in modo univoco i dati provenienti da fonti diverse.

4) Attenzione ai costi, soprattutto nell’autotrasporto: l’importanza di analizzare i comportamenti e formare i conducenti. Nel 2023, l’inflazione è finalmente tornata a scendere sotto il 2%, ma il canale del credito resta bloccato dai tassi troppo elevati, che frenano consumi e investimenti, soprattutto per le imprese (fonte: Congiuntura Flash, Centro studi Confindustria). In questo scenario, diviene ancor più urgente ottimizzare ogni aspetto dell’operatività aziendale, inclusa la gestione della flotta, in ottica di riduzione dei costi.

Ad essere particolarmente sensibili al tema sono le aziende che operano nell’autotrasporto, per le quali le spese per il carburante rappresentano una delle principali voci a bilancio: secondo stime di Conftrasporto, in condizioni di normalità, il 30% dei costi sostenuti da questa tipologia di imprese viene destinato proprio all’alimentazione dei mezzi.

La telematica, in abbinamento a corsi di formazione rivolti ai conducenti e a programmi di incentivazione delle buone abitudini di guida, può contribuire significativamente al contenimento di queste spese. Secondo le stime di Geotab, seguendo questa strategia, le aziende di autotrasporto potranno risparmiare fino al 10% sui costi operativi.

5) Obiettivo resilienza, tra integrazione dei sistemi, adeguamento agli standard e sicurezza informatica. Per far fronte ai cambiamenti di mercato, alle sfide quotidiane e alle crisi impreviste a cui gli ultimi anni ci hanno abituato, è essenziale lavorare alla creazione di un sistema di trasporto resiliente: questo implica, tra gli altri aspetti, il miglioramento delle infrastrutture, l’adeguamento agli effetti del cambiamento climatico e il rafforzamento del mercato unico dei trasporti.

In questo scenario, l’integrazione tra sistemi informativi, intesa come la possibilità, attraverso i più avanzati strumenti tecnologici, di mettere i dati della telematica in diretta correlazione con altri sistemi informativi aziendali, rappresenta un asso nella manica per una maggiore coerenza nell’organizzazione e affidabilità dei servizi offerti.

Per scongiurare ulteriormente il rischio di interruzioni, oltre che per conformarsi agli standard, è necessario inoltre porre la massima attenzione sulla sicurezza informatica, della cui importanza i gestori delle flotte sono sempre più consapevoli: oggi, i veicoli non devono più essere pensati come semplici mezzi di trasporto, ma come dispositivi mobili connessi parte di una rete globale, che custodiscono una mole di dati dal valore inestimabile e che, di conseguenza, possono essere oggetto di attacchi informatici.

19 Gennaio
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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