Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

La risposta del governo sul tema immigrati

immigrati.jpg

Nicola Molteni, sottosegretario leghista agli Interni: 'contrasto all’immigrazione illegale con aumento delle pene'

Dal Governo è arrivata "una risposta importante e immediata che va nella giusta direzione auspicata dagli italiani e dalla Lega: contrasto all’immigrazione illegale con aumento delle pene, carcere fino a 30 anni per scafisti e trafficanti". Lo dice Nicola Molteni, sottosegretario leghista agli Interni e tra gli uomini più vicini al leader Matteo Salvini. L'esponente del Governo sottolinea come il decreto approvato punti anche alla "valorizzazione con l’ingresso legale di quote di immigrazione attraverso una pianificazione triennale del decreto flussi, una semplificazione delle procedure dei nulla-osta, quote aggiuntive ai Paesi terzi che sostengono campagne informative dissuasive delle partenze". Altro punto qualificante dell'azione dell'esecutivo è quanto previsto per "il rafforzamento della vigilanza e della trasparenza del sistema dell’accoglienza, attraverso il commissariamento delle gestioni in condizioni di inadempienza e irregolarità, e miglioramento del meccanismo delle espulsioni con la costruzione di nuovi cpr, i centri di permanenza per i rimpatri. Sono provvedimenti utili e necessari", assicura Molteni. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ieri ha annunciato che il Governo vuole arrivare alla cancellazione della protezione speciale, che allarga la maglia dei permessi ai migranti, al di là di quanto previsto dallo status di rifugiati e dalla protezione sussidiaria. "È una cosa chiesta da noi della Lega -dice Molteni- e già nel decreto ci sarà una prima rivisitazione della protezione speciale. La protezione speciale come è stata strutturata dal decreto 130 del 2020 del Governo Conte 2 allarga a dismisura le maglie dei permessi di soggiorno, limitando le espulsioni. Si è sostanzialmente tornati alla protezione umanitaria, una sorta di sanatoria di immigrazione illegale", sottolinea. Alla domanda se allora occorra tornare ai decreti Salvini del 2018 e 2019, Molteni ricorda come quelle norme "hanno funzionato ottimamente, hanno ridotto sensibilmente partenze, sbarchi e morti nel Mediterraneo", come detto dallo stesso Salvini ieri a Cutro. "I numeri degli sbarchi oggi stanno aumentando in modo importante soprattutto dalla Tunisia -spiega il leghista- . Serve una azione nazionale di contrasto all’immigrazione illegale e di prevenzione delle partenze che il Governo sta mettendo in atto, ma servono immediatamente anche risposte europee, soprattutto sul fronte della dimensione esterna delle migrazioni. I prossimi appuntamenti europei saranno decisivi", conclude.

Inbtanto c'è l'opposizione che si scaglia contro il cdm a Cutro. "Come se non bastasse l'imbarazzante conferenza stampa di ieri in cui la presidente Meloni ha dimostrato un'indecente superficialità e un'inaccettabile impreparazione sulla dinamica dei fatti di Cutro, c'è stato anche l'irrispettoso forfait che la premier ha dato ai parenti delle vittime che l'aspettavano davanti alle bare dei loro cari. Uno schiaffo sconcertante che oggi si scopre doppio. Il riparatorio e tardivo invito a Palazzo Chigi, infatti, non è stato nemmeno comunicato ai familiari delle vittime, che quindi non ci andranno, ormai pronte a ripartire con le salme dei loro familiari e con l'amaro in bocca di essere stati completamente ignorati e snobbati da questo Governo. Non dall'Italia e dagli italiani, rappresentati dal Presidente Mattarella che invece da loro ci è andato. Che figuraccia, Giorgia". Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti