Ai Mondiali 26 sono già 7 le Nazioni qualificate
Al torneo più democratico del mondo stavolta partecipano 48 Stati
Il Mondiale di calcio dà veramente i numeri. E, ironia a parte, l'Italia ha stavolta ottime probabilità di qualificarsi, vista la magnanimità di Infantino di allargare gli orizzonti ai partecipanti. Così, al Mondiale 2026 avremo ben 48 (!) partecipanti contro le 32 dell'ultimo torneo. E mica è finita qua. Saranno ben tre le nazioni che ospiteranno le nazionali che cercheranno di scippare la coppa all'Argentina. Siamo ormai alla follia totale, con una competizione che conterà ben 104 partite per decidere chi sarà il vincitore. Ma non è finita qui, perché il torneo si svilupperà sull'asse di tre Paesi, con l'epicentro negli Usa, dando la possibilità al Messico di essere il Paese che ha organizzato più Mondiali (tre, il primo fu nel 1970 e il secondo nel 1986).
Questa scelta, più politica che di diffusione del calcio a livello mondiale, che ha permesso a Infantino di riconfermarsi alla guida della Fifa, ha infatti permesso all'Africa di avere 4 partecipanti in più (per un totale di 8), l'Europa, l'Asia e il Nord e Centro America avranno 3 posti in più, mentre il Sudamerica 2 ulteriori nazionali per un totale di 6 su 10, con l'Oceania che finalmente non dovrà più ricorrere agli spareggi per essere rappresentata.
Ma da qui all'11 giugno, data d'esordio allo stadio Azteca di Città del Messico, la strada è ormai in dirittura d'arrivo. Si è partiti già da tempo con le qualificazioni e qualche squadra ha già tagliato il pass. Ovviamente Usa, Messico e Canada, paesi ospitanti, sono ammessi di diritto, mentre saranno della giostra anche Giappone, Nuova Zelanda e Iran, più l'Argentina, che ha surclassato l'altroieri il Brasile per 4-1.
Ma vediamo le 7 qualificate. Gli Usa in panchina hanno Mauricio Pochettino, che ha risolto il contratto col Chelsea, e che vanta così la sua prima esperienza sulla panchina di una nazionale. Il Canada invece s'è affidato a Jesse Marsch, secondo di Bob Bradley con gli Usa, vice di Rangnick al Lipsia, allenatore per un paio di stagioni al Salisburgo, con cui ha vinto campionati e coppe nazionali. Il Messico affida la sua panca a Javier Aguirre, alla terza esperienza sulla panchina della Tricolor: dal 2001 al 2002, dal 2009 al 2010 (quando ha vinto la Gold Cup) ed è tornato nell’estate 2024, quando si è affermato nella Concacaf Nations League.
Il Giappone è stata la prima nazionale a qualificarsi sul campo: dal 2017 evidentemente funziona la cura di Hajime Moriyasu.
Per la prima volta la fase finale del girone di qualificazione dell’Oceania garantiva un posto al Mondiale, senza passare per lo spareggio: così, la Nuova Zelanda del ct Darren Bazeley ha dominato il gruppo, superando certo avversai non irresistibili. Chi sorride è anche l'Iran del ct Amir Ghalenoei, abituato a vincere coi club in patria, e di bomber Taremi, che ha trascinato i compagni imbattuti al torneo.
E l'altranotte è arrivato il pass anche per l'Albiceleste: la squadra di Scaloni ha umiliato al Monumental di BA il Brasile. Sarà difficile togliere questa coppa a una squadra che con Scaloni in panchina dal 2018 ha vinto oltre al Mondiale, due volte la Coppa America e pure la Finalissima nel 2022.
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