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Mondiali Qatar 2022: il rapporto OIL sui morti sul lavoro

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L'Organizzazione internazionale del lavoro ha reso noti i dati dei morti e feriti nei cantieri per il mondiale in Qatar 2022

È un mondiale, quello del prossimo inverno del 2022 in Qatar che è già costato tanto, troppo, e non in termini di denaro.

Lo sottolinea l’OILOrganizzazione Internazionale del Lavoro – in un rapporto che rileva come nel solo 2020 ci siano stati 50 morti e 500 feriti gravi durante i lavori agli impianti che ospiteranno le partite del Mondiale. Parlando di feriti lievi, l’OIL cita un numero che si aggira intorno ai 37.600.

Il maggior numero delle vittime "Sono lavoratori migranti del Bangladesh, dell'India e del Nepal che operavano nel settore della costruzione. – Fa sapere l’associazione - Le cadute dall'alto e gli incidenti stradali sono le principali cause che hanno provocato ferite gravi. Seguono la caduta di oggetti nei cantieri".

È da tempo che si parla delle condizioni pessime di lavoro in Qatar, e proprio questo rapporto "Fa seguito agli appelli in favore di una maggior trasparenza e di una maggior presa di responsabilità per quanto riguarda i morti sul lavoro al Qatar, in particolare per i progetti di infrastrutture legati alla Coppa del mondo".

Rafael Consunji è il direttore del programma di prevenzione degli infortuni del Hamad Trauma Center e ricercatore principale del Wurq, e ha spiegato come il rapporto OIL sia il “Quadro più completo e più preciso finora sugli incidenti sul lavoro nel Qatar. I risultati delle nostre ricerche hanno già contribuito alle campagne di sensibilizzazione destinate ai lavoratori e ai datori di lavoro e ai programmi di formazione degli ispettori del lavoro". 

Dobbiamo agire con urgenza, dietro ad ogni dato c'è un lavoratore e una famiglia". spiega Max Tunon, capo ufficio del progetto dell'Oil in Qatar

3 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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