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Il presidenzialismo è pericoloso per l'Italia

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Il senatore Morra interviene su Facebook e spiega perchè la Nazione dovrebbe pensare a una democrazia partecipata

"Lavorerò per un modello di democrazia partecipata in cui il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica sia fonte di effettiva partecipazione dei cittadini al governo dello Stato, con un atteggiamento costruttivo e collaborativo dei cittadini con le istituzioni e fra di loro". Così su Facebook il senatore Nicola Morra.

"Se si lavora per la comunità, per il gruppo - aggiunge - tutti si sentono in diritto ed in dovere di concorrere con le proprie intelligenze e sensibilità alla soluzione dei problemi, alla soddisfazione dei bisogni dei singoli e dei gruppi, senza delegare e senza perciò deresponsabilizzarsi. Se si scarica, invece, sull'altro il compito di provvedere, se si cerca nel leader colui che deve pensarci, il cittadino sarà sempre più passivo, sempre più suddito, sempre più acritico e, quindi, facilmente manipolabile, condizionabile. E quando il leader dovesse, per qualsiasi motivo, non risolvere i problemi, il gruppo si troverà incapace di rispondere all'emergenza, non essendo abituato alla scelta, alla responsabilità, al peso della libertà".

"Se c'è stato un aumento del 9,1% dell'astensione alle ultime elezioni politiche - prosegue Morra -, con il 36% degli aventi diritto che non ha esercitato il diritto di voto (che sia chiaro, molti se ne fregano e se ne fregheranno a prescindere), se 18 milioni di elettori non eleggono, intenzionalmente o meno, i loro rappresentanti, la democrazia rappresentativa deve comprendere di essere sempre più debole. Ma forse questo è ciò che vogliono quelli che pensano ad una trasformazione in chiave presidenziale della nostra Costituzione, ed è proprio quanto ritengo di più pericoloso possa esserci per il nostro paese".

"Soprattutto - conclude Morra - in un momento in cui sono i media ad orientare la pubblica opinione verso leader finti che durano al massimo due o tre anni per poi deludere i loro sostenitori, dobbiamo ritornare alla discussione pubblica sui valori, sui progetti, sugli impegni. Sono i valori e le idee che fanno credibili gli interpreti, e non il contrario".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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