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Musk e Zuck, due poveri bulli che non hanno vissuto la pubertà

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Dopo essersele promesse sui loro campi digitali, i due scendono sulla terra come cavernicoli cercando di risolvere le questioni con una rissa

Avete presente due quattordicenni che a distanza hanno un diverbio, si guardano in cagnesco, magari si contendono la stessa ragazzina, rivaleggiano in squadre diverse di basket? Insomma, si detestano, finché arrivano al punto di darsi appuntamento a singolar tenzone per dirimere la questione con una sana scazzottata. Be’, qualcuno di noi ci sarà passato, o in prima persona o facendo da padrino o come pubblico di una fazione o addirittura neutrale, soltanto incuriosito dall’evento. Ma eravamo ragazzini. Gelosia e invidia erano sentimenti che ancora non riuscivamo a dominare, la legge del più forte era una scorciatoia per esprimere e ribadire concetti. Capita però che anche chi dovrebbe avere più sale nella zucca degli adolescenti si comporti come un bulletto della scuola media: così assistiamo a due bulletti senza brufoli che a dispetto di idee e progetti realizzati, che hanno immaginato e creato mondi e futuro impensabili, proprietari di conti correnti bancari infiniti e intelligenza umana superiore, si sfidino per darsela di santa ragione. Prima sulle loro piattaforme virtuali, in una sorta di schermaglia di sfida a chi ce l’ha più lungo poi indicando luogo e data della sfida. Così Musk e Zuckenberg dopo essersele promesse sui loro campi digitali, scendono sulla terra come cavernicoli cercando di risolvere banali questioni di livori personali con un incontro di arti marziali. Talmente ridicoli e annoiati della vita che conducono, con un atteggiamento da viziati che hanno esaurito anzitempo il modo di emozionarsi, senza più sentimenti autentici e passioni da coltivare, scelgono anche la location, disponendo del mondo come se fosse un videogame: infatti, i due miliardari stanno optando per il Colosseo (ovviamente!) come sfondo per la rissa, promettendo al governo italiano dollari sonanti destinati alla beneficenza. All’inizio credevamo fosse una burla, tipo quella della beffa della Dreadnought, quella dell’autentico ‘bunga bunga’ per intenderci, ma non è così.

La memoria mi ha subito portato al videoclip ‘Two tribes’ dei Frankies Goes to Hollywood, quando le parodie di Reagan, presidente Usa, e Cernenko, leader della ex Urss, in un’arena eterogenea e affollatissima si affrontano in un incontro di wrestling per chiudere la Guerra Fredda. Era il 1984, ero un ragazzino di provincia, che usciva dalla pubertà ed entrava nell’adolescenza, tra scuola, studio, curiosità assortite, partitelle di pallone, prime simpatie amorose, qualche scazzottata da strada, qualche bravata, qualche provocazione, furtarelli nei campi per brandire pannocchie e cocomeri… insomma, ho vissuto la pubertà. Mi sovviene che quei geni di Musk e Zuck siano cresciuti troppo in fretta senza essere mai passati per la pubertà.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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