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Le nuove esperienze del viaggio green

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Dal Treetop walking al Wwoofing ecco come cresce e cambia la voglia di esperienze turistiche a contatto con la natura

Cresce anche in Italia la ricerca di esperienze turistiche a contatto con la natura. Un trend che si sta riflettendo anche nel linguaggio. Spesso i cambiamenti sociali portano infatti alla creazione di neologismi con cui poter descrivere la trasformazione della realtà e i nuovi contesti che prendono forma. In occasione della giornata mondiale della terra (22 aprile) Babbel, azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app, ha quindi analizzato alcune delle nuove parole usate per identificare le esperienze di viaggio che consentono di riavvicinare le persone alla natura.

Treetop Walking: sono passeggiate verticali nella foresta in cui si percorrono passerelle che conducono sempre più in alto, portando le persone a 'camminare tra le cime degli alberi', per vivere e ammirare la natura da una nuova prospettiva. Tree Hugging e Barefooting: rientrano nelle cosiddette pratiche di Earthing o Grounding, ovvero esperienze che permettono di riconciliarsi con la natura attraverso la sua energia elettrica per lasciar andare lo stress, aiutando a sentirsi più calmi e concentrati. Spesso avviene attraverso attività che prevedono il contatto diretto con gli elementi naturali, ad esempio 'camminare a piedi scalzi' (il cosiddetto barefooting) o 'abbracciare gli alberi' (il cosiddetto tree hugging).

Bio Mountain Retreat: come suggerisce il nome, letteralmente 'ritiro biologico in montagna' si tratta di una vacanza benessere in un luogo di montagna, con anche la possibilità di assaporare piatti preparati con i prodotti biologici coltivati in loco.

Perception Walking: è una 'passeggiata sensoriale' a occhi chiusi nella natura, in cui partecipante e guida rinunciano alla vista per amplificare gli altri sensi e sviluppare una diversa relazione con l'ambiente circostante basata su tatto, olfatto e udito.

Wwoof: un’alternativa al camping potrebbe essere il soggiorno in fattorie o aziende agricole, generalmente produttrici di prodotti biologici, in cambio del proprio contributo all’attività. Il termine deriva dall’acronimo inglese World wide opportunities on organic farms ed è il nome del movimento mondiale che, da più di quarant’anni, mette in relazione volontari e progetti rurali naturali promuovendo esperienze basate su uno scambio di fiducia per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile.

Glamping: parola macedone nata dalla fusione di due termini inglesi, 'glamour' e 'camping', è la versione chic del campeggio. Si soggiorna sempre all’aria aperta, ma in tende più lussuose che offrono tutti servizi di un classico hotel, quindi letti con materasso, mobili di design, elettricità e bagno, con la bellezza di vivere nella natura. Una soluzione 'detox' per ridurre l’inquinamento non solo dell’ambiente, ma anche quello che caratterizza la propria quotidianità.

Forest Bathing: pratica nata in Giappone con il nome di shinrin-yoku, consiste nel fare lunghe passeggiate nei boschi, ritagliandosi uno spazio per sé stessi, lontano dalla tecnologia e dalle preoccupazioni quotidiane. Letteralmente 'bagno nella foresta', è un’esperienza immersiva positiva sia per la mente sia per il corpo.

Eco Hotel: così vengono definiti gli alloggi rispettosi della natura, come un albergo o una pensione che si impegna fortemente nel minimizzare il proprio impatto ambientale.

Mindful Walking: si tratta di una tecnica di mindfulness spesso praticata nella natura. È una 'camminata consapevole' che invita a mantenere la concentrazione sul momento presente.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacometti

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