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Quando il corridoio divide il dialogo tra Israele e Hamas

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Le delegazioni di Israele e Hamas arrivate in Qatar per discutere dell'accordo sugli ostaggi

Le delegazioni di Israele e Hamas arrivate in Qatar per discutere dell'accordo sugli ostaggi alloggiano in due stanze separate da un corridoio nello stesso hotel a Doha. Lo riporta il Times of Israel, sottolineando che tra le parti non ci sarà alcun contatto diretto, mentre i mediatori favoriranno la comunicazione facendo la spola tra le due stanze.

Il sito precisa che i colloqui sono iniziati ieri sera con la delegazione israeliana che ha preso parte all'iftar, il pasto che rompe il digiuno durante il Ramadan, con la controparte qatariota. Funzionari israeliani hanno detto che si aspettano che i colloqui andranno avanti almeno due settimane e che la delegazione di Hamas riferirà ogni decisione a Yahya Sinwar, che si ritiene si trovi nei tunnel di Gaza.

Intanto il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha evocato nuovi insediamenti in Cisgiordania in risposta alle sanzioni annunciate dall'Ue contro i coloni estremisti. "La falsa campagna Bds (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, ndr) contro lo Stato di Israele sta funzionando. Una campagna progettata nella sua interezza per infangare lo Stato di Israele", ha affermato il leader del partito ultranazionalista Sionismo religioso. "C'è una risposta sionista a questa dichiarazione (dell'Ue, ndr): rafforzare e radicare gli insediamenti in tutte le parti della Terra di Israele", ha concluso Smotrich, che a sua volta vive nell'insediamento di Kedumim.

Inoltre, il primo ministro Benjamin Netanyahu avrebbe impedito a due alti funzionari israeliani di incontrare un'inviata dell'Amministrazione Biden come segnale della sua ira nei confronti del governo degli Stati Uniti. Lo ha riferito Channel 12, citando due fonti israeliane, secondo cui al capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e al capo dell'intelligence militare delle Idf, il maggiore generale Aharon Haliva è stato impedito di incontrare Barbara Leaf, vice segretaria di Stato per gli affari del Vicino Oriente. Secondo l'emittente, la mossa è stata un segnale inviata da Netanyahu alla Casa Bianca per dimostrare la sua irritazione per le critiche sempre più forti sulla condotta di Israele a Gaza.

19 Marzo
Autore
Pasquale Lattarulo

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