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Nessun bavaglio alla stampa con la riforma della giustizia

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Il ministro Nordio interviene sulle polemiche: 'enfatizzare presunzione di innocenza, carcere sia eccezione dell'eccezione'

"Questa è una fase intermedia per garantire di più la privacy delle persone e garantire di più l'aggressione alla grande criminalità organizzata". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio al termine del Cdm sulla riforma della giustizia.

"Le grandi organizzazioni criminali oggi sfruttano i sistemi di comunicazione che non sono intercettabili dalla nostra tecnologia - ha spiegato - Sono d'accordo con il procuratore nazionale antimafia: riusciamo ad aggredire e rovinare la vita di una persona sequestrando un telefonino, ma non siamo in grado di aggredire la criminalità organizzata".

"Siamo intervenuti sull'informazione di garanzia. Non è un bavaglio alla stampa ma un'enfatizzazione del diritto all'onore e alla riservatezza" ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Sulle custodie cautelari l'obiettivo - ha poi aggiunto - è devolvere la competenza a un organo collegiale per varie ragioni che enfatizzano la presunzione di innocenza: il carcere deve essere l'eccezione dell'eccezione". Nordio ha poi precisato che "abbiamo aumentato l'organico della magistratura di 250 unità e introdotto una norma sull'ordinamento giudiziario che accelera di molto i concorsi".

"Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di riforma della giustizia, un provvedimento importante, fortemente sostenuto da Forza Italia, una misura che il governo ha dedicato al presidente Silvio Berlusconi: il nostro leader avrebbe condiviso le norme contenute nel testo del ddl. Da alcune modifiche al codice penale a quelle sulla procedura penale, dall'abrogazione del reato di abuso d'ufficio alla limitazione delle intercettazioni, fino ad un rinnovato rapporto tra accusa e difesa limitando la possibilità di appello dei pm. Un disegno di legge garantista, ben costruito dal guardasigilli Nordio, che si conferma un grande ministro anche in relazione alle parole usate nei confronti del presidente Berlusconi. Un passo in avanti per il Paese". Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
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