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Il reintegro dei medici no-vax somiglia all'8 settembre

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L'anestesista Pesenti: 'Non commento perché non ho capito cosa è cambiato, abbiamo perso una guerra? Non leggo futuro ma farò quinta dose'

I medici che lavorano nelle terapie intensive come vedono la scelta di reintegrare da novembre i camici bianchi che non si sono vaccinati contro Covid? "No comment". Antonio Pesenti, direttore del Dipartimento di Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano, spiega di sentirsi in difficoltà. "Spiazzato", dice. C'è il timore che la 'pacificazione' possa dare un messaggio sbagliato? "Nessuno si è ancora espresso. Ma a noi hanno detto che facevamo una guerra contro il Covid. E ora tutto questo mi ricorda i ragionamenti sull'8 settembre. Abbiamo perso la guerra? Non ho capito cosa è successo per cui, invece di avere un senso di solidarietà nazionale, adesso c'è un sentimento di rivincita e di voler togliere valore a quello che è stato fatto", riflette lo specialista che durante l'emergenza Covid, nel ruolo di coordinatore delle terapie intensive in quella che è stata l'Unità di crisi della Regione Lombardia, ha vissuto le fasi più dure della pandemia, dalla prima drammatica ondata del 2020.

"Ci sono delle cose che possiamo discutere - ragiona - Il valore del Green pass, per esempio: su queste cose un po' più amministrative si può discutere. Ma sul fatto che uno abbia fatto bene o male a vaccinarsi credo ci sia poco da discutere. Però se c'è da discutere, parliamone. Abbiamo fatto male? Per questo non faccio commenti. Perché non capisco. Non voglio lanciare messaggi sbagliati, è tutto da vedere. Bisogna capire. Noi poveri soldatini ci sentiamo come i nostri padri dopo l'8 settembre. L'unica differenza è che non è scappato nessuno, solo le elezioni hanno cambiato il Governo. E adesso ci vorrà un po' di tempo per capire da che parte si dovrà andare".

La situazione sul fronte Covid oggi "è praticamente statica nelle terapie intensive", spiega. "C'è lo spettro delle nuove varianti? C'è anche lo spettro dell'Ebola in Africa. Io non ho la capacità di prevedere il futuro". "Penso - aggiunge - che la fase in cui siamo adesso sia relativamente tranquilla. Ma non è il mio mestiere leggere il futuro. Non so cosa succederà fra 6 mesi o fra 3. Però - assicura Pesenti - io mi farò fare la quinta dose" di anti-Covid, "dal 15 novembre potrò farla e la farò".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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