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Green? No, grazie. La Ue abbraccia gas e nucleare

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Per la commissione europea le due fonti energetiche possono avere l'etichetta Ue per gli investimenti verdi

Per la Commissione europea gas e nucleare sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell'Ue e possono avere, a determinate condizioni, l'etichetta Ue per gli investimenti verdi. Una decisione arrivata oggi con l'adozione del relativo atto delegato che ha scontentato parecchi rappresentanti europei, che chiedono le dimissioni della Von der Leyen. 

Infatti, il collegio dei commissari Ue che ha esaminato l’atto delegato sulla tassonomia riguardante il gas e l’energia nucleare si è spaccato sulla decisione, altamente controversa, perché ci sarà un voto, mentre in genere il collegio prende decisioni per consenso. 

Anche la scelta di chi ha presentato oggi l’atto delegato alla stampa è stata indicativa delle difficoltà politiche di questo passaggio: a parlare in conferenza stampa sono stati il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis e la commissaria Mairead Mc Guinness, entrambi del Ppe, il primo lettone e la seconda irlandese, mentre non ha partecipato il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans, laburista olandese, che ha la delega al Green Deal. 

Un passaggio che Legambiente, ovviamente, non condivide. "La proposta della Commissione Ue - dichiara Mauro Albrizio, responsabile ufficio europeo Legambiente - è un duro colpo al Green Deal Europeo e a una ambiziosa politica climatica in linea con l'obiettivo di 1.5° C indispensabile per fronteggiare l'emergenza climatica. Ma siamo solo al primo tempo della partita. La palla passa ora a Consiglio e Parlamento che hanno sino a 6 mesi per rigettare l’inclusione di gas fossile e nucleare nella tassonomia sugli investimenti verdi. Da domani ci mobiliteremo con tutti gli ambientalisti europei per far rigettare la proposta della Commissione".

Per Legambiente è sbagliato seguire la strada del gas e del nucleare. “Per quanto riguarda il nucleare - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - stiamo parlando di una tecnologia di produzione di energia superata dalla storia, surclassata da tecnologie più competitive sotto il punto di vista economico come quelle a fonti rinnovabili. Si sta anche cercando di raddoppiare la produzione nazionale di gas, lavorando su riserve certe e probabili che agli attuali tassi di consumo esauriremmo in soli 15 mesi. La strada da percorrere per accelerare la transizione ecologica è quella tracciata dalle fonti rinnovabili, accelerando la loro diffusione che oggi è fortemente rallentata da una serie di ostacoli. Abbiamo poco tempo per avviare questa rivoluzione green. Non perdiamo questa importante occasione, il Pianeta ci chiede di fare in fretta”.

"L'inserimento di gas e nucleare nella tassonomia europea è un affronto fatto ai cittadini europei che credono in un futuro verde. Al Parlamento Europeo siamo pronti a dar battaglia e, se necessario, a sfiduciare la presidente della Commissione europea Ursula Von de Leyen" lo dice Ignazio Corrao, eurodeputato italiano dei Verdi/Ale, commentando la presentazione dell'atto delegato sulla tassonomia verde da parte della Commissione Europea e che include gas e nucleare tra le energie sostenibili e di transizione.

“La decisione odierna della Commissione europea di inserire nucleare e gas nella tassonomia verde segna una pagina buia della Ue perché è stata pesantemente condizionata dalle lobby e dal diktat governo francese. In questo contesto, è vergognosa la posizione del Governo italiano, espressa dal ministro Cingolani, che non si è schierato dalla parte di Spagna, Germania, Austria e altri Paesi europei che hanno ribadito il loro no all’inserimento del nucleare nella tassonomia” lo dichiara, in una nota, il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli.

“L’Europa, in quest’occasione, ha dimostrato di non voler ascoltare la scienza ma le pressioni politiche e delle lobby - continua Bonelli - In gioco ci sono gli ingentissimi finanziamenti europei su cui l’industria nucleare francese fortemente indebitata vuole mettere le mani. Questo accade anche grazie al governo italiano e al ministro Cingolani, del quale torniamo a chiedere con forza le dimissioni, perché non ha curato gli interessi dell’Italia: con questa decisione della Commissione, infatti, le risorse del Green Deal serviranno a finanziare il nucleare francese anziché le rinnovabili italiane ed europee”.

“Ci domandiamo per quale ragione dobbiamo finanziare con i nostri soldi europei il nucleare francese che rappresenta un vero e proprio fallimento economico. Ma non ci lasceremo abbattere da questa giornata – conclude Bonelli – e ricorreremo alla Corte di Giustizia contestando una decisione assunta in palese violazione del regolamento sulla tassonomia che prevede che non possano essere inserite nella stessa fonti energetiche che arrechino danno all’ambiente”.

"La Commissione Ue inserisce nucleare e gas tra le fonti sostenibili su cui investire: un passo indietro, che ignora le critiche degli esperti. Il M5S contrasterà questa soluzione in tutte le sedi. Il futuro è nel segno di rinnovabili, risparmio energetico e tutela dell'ambiente" scrive in un tweet il leader pentastellato Giuseppe Conte.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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