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Il virus guarda al clima

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Le varianti Omicron che preoccupano Ema negli stati in cui si stanno diffondendo non danno malattia più grave

"Nel nostro Paese ci sono temperature anomale, non è l'ottobre che conosciamo almeno al Nord. Sars-CoV-2, per tanti motivi, è suscettibile a questo tipo di clima ma di sicuro non guarda il calendario. Quando arriverà l'inverno e il calo termico ci saranno nuove ondate e riprenderanno a salire le infezioni. Ma sull'allarme lanciato oggi dall'Agenzia europea del farmaco Ema", sulle possibili ondate tra qualche settimana con nuove varianti, "direi che può esserci una preoccupazione ma sappiamo cosa è accaduto in altri paesi dove le varianti e sottovarianti di Omicron sono già arrivate,ovvero un picco di contagi ma non di malattia grave". Così il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia.

"Omicron si evolve e in questo 'lavoro' mantiene le mutazioni efficaci dal punto di vista del virus - spiega -. Quindi è chiaro che avremo sempre a che fare con varianti più performanti, è una sorta di scala a step che il virus sta compiendo per raggiungere gli stadi più alti. Mantiene il meglio - sostiene il virologo - e in questo affinamento si riduce l'efficaica dei monoclonali. Su questo fronte serve, da parte di Ema, una accelerazione sull'approvazioni di nuovi anticorpi monoclonali".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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