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Ong, Panzeri e Figà Talamanca nello stesso palazzo a Bruxelles

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Si allargano le indagini del Qatargate ed emergono nuovi inquietanti elementi

Le due ong finite nel mirino degli inquirenti belgi nell'ambito dell'inchiesta per sospetta corruzione, Fight Impunity e No Peace Without Justice, hanno sede entrambe al civico 41 di Rue Ducale, nei pressi del Palais Royal, del Parlamento Federale e dell'ambasciata degli Stati Uniti d'America, a Bruxelles. La prima, Fight Impunity, è stata fondata il 25 settembre 2019 nello studio del notaio Jean van de Wouwer, in square de Meeus a Bruxelles, da Antonio Panzeri, già segretario della Camera del Lavoro di Milano, ex eurodeputato per il Pd prima e poi per Articolo 1, del gruppo S&D, residente a Calusco d'Adda, fermato ieri dalle autorità belghe. Figurano come fondatori altre tre persone: G.D.A, residente a Bruxelles, D.D., un altro italiano residente a Strasburgo e L.R., italiana domiciliata a Bollate, nel Milanese. 

Si tratta di una Asbl, Association Sans But Lucratif, l'equivalente belga delle nostre Onlus, che ha come fine, riporta l'atto di costituzione, "contribuire a promuovere la lotta contro l'impunità e il non rispetto del diritto internazionale da parte degli individui, quale che sia il loro grado di potere o di autorità, come pure la prevenzione dei conflitti e delle violazioni dei diritti umani che ne derivano". Tutto questo anche attraverso "l'organizzazione di campagne di informazione e di sensibilizzazione pubblica, conferenze, dibattiti e laboratori di riflessione tematica", di "visite di studio e di scambio e lo sviluppo di reti e canali di comunicazione tra diversi soggetti accademici, sociali e istituzionali".

L'Asbl ha un presidente, un segretario generale e un tesoriere (le ultime due cariche possono essere cumulate), un consiglio di amministrazione e un'assemblea generale. Il presidente, che è Panzeri, gode dei "più ampi poteri per la gestione ordinaria e non" dell'associazione, eccettuati i poteri assegnati dal diritto belga all'assemblea. L'associazione può essere sciolta "da un tribunale", oppure per decisione dell'assemblea, dietro convocazione da parte del cda. Gli amministratori nominati sono tre: Panzeri, D.D. e L.R (i mandati scadevano nel giugno 2021, ma non sono disponibili altri documenti più recenti).

No Peace Without Justice, invece, è più 'antica': è stata fondata, secondo l'atto costitutivo consultato dall'Adnkronos, il 15 gennaio 2010 nello studio del notaio Jean-Pierre Marchant in avenue Brugmann a Uccle, un comune della metropoli di Bruxelles-Capitale. I fondatori sono tre: N.G.G., nato in Belgio e residente a Bruxelles; G.P. domiciliato a Roma e Nicolò Figà Talamanca, nato a Genova nel 1971 e domiciliato a Ixelles. Quest'ultimo figurerebbe, secondo fonti di stampa (la Procura non ha confermato né i nomi né la nazionalità dei fermati), tra le cinque persone fermate ieri nell'ambito dell'indagine. 

Anche No Peace Without Justice è una Asbl, come Fight Impunity: inizialmente aveva sede in Rue du Pepin, sempre a Bruxelles. Tra gli scopi figurano "l'abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili e di altre violazioni dell'integrità fisica e morale della persona", nonché "la creazione di un nuovo sistema di garanzie e giurisdizioni internazionali". G.P si è dimesso dal cda nel 2013, sostituito da A.C, residente a Roma. Nel 2020 Figà Talamanca, N.G.G. e A.C. sono stati rieletti amministratori dall'assemblea, con un mandato di sette anni.

La sede sociale è stata trasferita nel 2018 in Rue Ducale 41, dove l'associazione ha tuttora sede, in una palazzina a due piani davanti al Parc de Bruxelles, un giardino urbano quadrangolare. Nello stesso edificio hanno gli uffici, secondo quanto riporta la targa all'ingresso, anche i Radicali Italiani, Più Europa, l'Associazione Luca Coscioni, l'Euro-Syrian Democratic Forum, Al Wefaq (un partito di opposizione del Bahrein) e altre realtà. Più, appunto, Fight Impunity, che ha una targa separata, probabilmente perché è di costituzione più recente. 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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