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La Finlandia saluta la Marina e svolta a destra

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Il Paese vira a destra, ora negoziati per coalizione di governo. Il premier 'in pectore' Orpo inizierà ad esplorare le opzioni questa settimana

Il premier finlandese 'in pectore', il conservatore Petteri Orpo, inizierà già questa settimana a valutare le opzioni sul tavolo per costruire la coalizione di governo, un rebus che si immagina possa rivelarsi di non facile soluzione. Lo scrive il Guardian all'indomani delle elezioni che hanno sancito la virata del Paese nordico a destra, con la vittoria seppur di misura del Partito di Coalizione Nazionale (Pcn) di Orpo e la sconfitta dei socialdemocratici della premier uscente e stella della sinistra europea, Sanna Marin.

I risultati finali hanno indicato che il Pcn - la cui campagna elettorale è stata basata sul contenimento della spesa pubblica - ha ottenuto 48 seggi su 200, appena due in più del partito dei Finlandesi, di estrema destra e anti-immigrati, e cinque in più dei socialdemocratici. In termini di voti percentuali la differenza è stata minima con i tre partiti che hanno raccolto rispettivamente il 20.6%, il 20.1% ed il 19.9%.

Orpo, incontrando i suoi sostenitori nella notte a Helsinki, ha spiegato che la "vittoria" ha dato al Pcn "un mandato forte" e ha promesso che il suo governo, alternativo alla sinistra, "aggiusterà la nostra economia, stimolerà la crescita e creerà nuovi posti di lavoro". Le elezioni si sono tenute in contemporanea con le ultime battute del processo di adesione del Paese nordico alla Nato, che domani diventerà ufficiale.

Marin, che aveva incentrato la sua campagna elettorale sull'incremento della spesa per l'istruzione e il servizio sanitario, spiegando di voler aumentare le tasse piuttosto che tagliare il welfare, si è congratulata con i vincitori e ha detto che c'erano "ragioni per essere contenta" dei risultati. In realtà, infatti, i socialdemocratici hanno aumentato di tre seggi la loro pattuglia in Parlamento.

Secondo il Guardian, Orpo, che è deputato dal 2007, entro questa settimana invierà un questionario a tutti i leader di partito chiedendo loro di esprimersi su alcune questioni ritenute chiave. La fase successiva prevede l'inizio dei colloqui con quelli considerati più affini. Stando agli osservatori, il premier 'in pectore' dovrebbe per primo rivolgersi al partito dei Finlandesi, la cui leader Riikka Purra, ha festeggiato "il miglior risultato elettorale di sempre".

Ma Orpo e Purra, sebbene siano d'accordo sul contenimento della spesa pubblicati e sull'appoggio a Kiev, sono profondamente divisi su alcuni punti non insignificanti. "Entrambi hanno linee rosse che sarà difficile conciliare", ha commentare la politologa dell'Università di Helsinki, Emilia Palonen. Mentre il Pcn, ad esempio, sostiene l'ingresso dei migranti per fronteggiare i posti di lavoro vacanti e stimolare la crescita, il partito dei Finlandesi si oppone con veemenza.

Il partito di Purra è anche a favore dell'uscita dall'Ue come obiettivo a lungo termine e vuole posticipare l'obiettivo sulla neutralità carbonica prevista nel 2035. L'altra potenziale opzione per Orpo, un'ampia coalizione con i socialdemocratici sembra altrettanto complicata visti i disaccordi sulla 'medicina' da utilizzare per frenare il debito pubblico.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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