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Speranze di pace ma da Rafah si fugge

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Sono circa 110.000 le persone che sono fuggite da Rafah, nel sud della Striscia, alla ricerca di "sicurezza" altrove nell'enclave palestinese

Sono circa 110.000 le persone che sono fuggite da Rafah, nel sud della Striscia, alla ricerca di "sicurezza" altrove nell'enclave palestinese martellata da sette mesi di operazioni militari israeliane contro Hamas. "Mentre si intensificano i bombardamenti delle forze israeliane a Rafah, proseguono gli sfollamenti forzati", denuncia via X l'Unrwa, che stima siano "circa 110.000 le persone che hanno lasciato Rafah in cerca di sicurezza". "Ma nessun posto è sicuro nella Striscia di Gaza - denunciano - e le condizioni di vita sono atroci. L'unica speranza è un cessate il fuoco immediato".

Serve "flessibilità" da parte di Hamas e Israele. E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri egiziano dopo il colloquio telefonico tra il capo della diplomazia del Cairo, Sameh Shoukry, e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Secondo la nota, c'è sintonia di vedute sull' "importanza di esortare le parti a mostrare flessibilità" e "compiere tutti gli sforzi necessari per arrivare a un accordo di cessate il fuoco".

Hamas ha chiesto a Israele di accettare un'iniziale pausa di 12 settimane nei combattimenti, anziché di sei settimane, creando un "ostacolo importante" nei negoziati per un accordo con Israele. Lo riporta la Cnn, che cita tre fonti in riferimento a quanto avvenuto lunedì scorso, alla più recente 'controproposta' di cessate il fuoco. I funzionari israeliani, evidenziano, sono fortemente contrari ad accettare la richiesta nella convinzione che non sia differente dall'accettare la fine del conflitto.

10 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Massimo Risultato

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