Quando il divino abdica al terreno

Sull'orrore della guerra credo che siamo tutti d'accordo. Così come le ragioni degli uni sugli altri è giusto che oggi vadano beatamente a farsi fottere. Resta valida la terza uscita di scena, signori, quella banalissima della pace. Perché, gli adulti hanno un obbligo morale e una responsabilità nei confronti degli altri, quelli più giovani, quelli che devono ancora vivere appieno le inevitabili contraddizioni della vita. Questa mattina Papa Bergoglio ha pregato per la pace e ha tuonato nella Basilica vaticana per salutare gli studenti della Scuola "La Zolla" di Milano "Signore, guarda i bambini e proteggili. Sono vittime della superbia degli adulti" e poi ha virato su "l’anzianità, risorsa per la giovinezza spensierata", visti i grandi progressi della scienza (contrastati però dalla follia umana). E poi: "Non accade a volte anche a noi - sopraffatti dal senso di impotenza contro il male o demoralizzati dai "profeti di sventura" - di pensare che era meglio non essere nati?". Il divino abdica al terreno: ecco, un Papa dubbioso è qualcosa di veramente umano.