Se anche il papa ha paura della guerra in Medio Oriente
Papa Francesco nell'intervista a RaiUno parla di se stesso, di Dio, di politica e della guerra che infuria in Palestina
Non ho mai avuto paura di perdere la fede ma il signore non è Mandrake. Così Papa Francesco nell'intervista esclusiva rilasciata al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci risponde alla domanda se la sua fede ha mai vacillato.
"La sua fede ha mai vacillato?", la domanda di Chiocci. "Nel senso di perderla, no - la risposta del Papa - Ma nel senso di non sentirla, di camminare nei sentieri bui", di chiedersi "e tu dove stai Signore? E perché non risolvi questo? E tu senti il Signore che ti dice dentro, non ho la bacchetta magica. Il Signore non è Mandrake, no. E’ un’altra cosa".
Lei si sente un Papa di sinistra? "A me non piace questo della destra, la sinistra. Sono qualifiche che non sono reali. Le vere qualifiche sono: è coerente, non è coerente? Le cose che propone sono coerenti con le radici o sono cose strane? Penso a San Paolo VI, gliene hanno dette di tutti i colori perché è stato un innovatore. E lui non aveva niente di sinistrorso, né di comunista. Destra, sinistra non è facile capire cosa significhino".
Di cosa ha paura un Papa? "Le piccole paure vengono. Che succeda questo, quell’altro. La guerra in Terra Santa mi fa paura". "Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo". Così Papa Francesco in un passaggio dell'intervista esclusiva rilasciata al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci che andrà in onda dopo il telegiornale. "Due popoli che devono vivere insieme - dice Francesco - Con quella soluzione saggia: due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale".
Nella Chiesa "si è fatta tanta pulizia. Erano tutti casi di abusi e anche alcuni della Curia sono stati mandati via. E’ stato coraggioso Papa Ratzinger in questo. Ha preso in mano quel problema. Questo va avanti".
"L’abuso, sia di coscienza, sia sessuale, sia di qualsiasi cosa, non va tollerato. E’ contrario al Vangelo, il Vangelo - sottolinea il Papa - è il servizio non l’abuso e noi vediamo tanti episcopati che hanno fatto un bel lavoro per studiare gli abusi sessuali ma anche gli altri. Noi non abbiamo la cultura di lavorare contro gli abusi: per esempio la statistica che ho ricevuto da un’entità internazionale che lavora su questo, dal 42 al 46 per cento degli abusi sono in famiglie o nei quartieri e la gente ha l’abitudine di coprire tutto. E’ brutto questo, è brutto".
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