Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

I parchi chiedono aiuto per il costo dell'energia

parco ponte.jpg

Pareschi: 'non si possono limitare i consumi e nemmeno intervenire sul prezzo dei biglietti, pena la perdita immediata degli ingressi'

“Se i fatturati del settore dei parchi permanenti sono ritornati ai livelli del 2019 non si può dire la stessa cosa per gli utili, a causa innanzitutto dell’incremento esponenziale del costo dell’energia”. Lo dice in un’intervista Luciano Pareschi, presidente Associazione parchi permanenti italiani-Confindustria.

“I parchi - ricorda - sono imprese energivore, non possono limitare i consumi e non possono nemmeno intervenire sul prezzo dei biglietti, pena la perdita immediata degli ingressi. Nel 2022, ad esempio, a fronte di incrementi percentuali a tripla cifra nelle bollette, il prezzo dei biglietti è cresciuto in media del 5%. Il resto sono perdite secche".

"Al netto dell’incertezza di breve e medio periodo - osserva - dovuta al contesto geopolitico, è innegabile che l’approvvigionamento energetico in futuro avrà un valore strategico non trascurabile”.

“Molte realtà del settore dei parchi permanenti stanno accelerando i processi di efficientamento energetico, valutando il fotovoltaico per diventare autonomi. Per raggiungere questo obiettivo è tuttavia necessario l’aiuto dello Stato, che dovrebbe prevedere una chiara politica di incentivazione attraverso fondi e finanziamenti a lungo termine a tasso agevolato anche nel caso di grandi impianti. Il progetto è di installare i pannelli solari nelle aree di parcheggio, che sono prive di vincoli paesaggistici, e il surplus di energia prodotta andrebbe a vantaggio dell’intera comunità”. 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti