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La politica all'esame di maturità

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Al Colle tutti vogliono Draghi. Ma si dimentica che l’Italia non è una Repubblica presidenziale

Al Colle tutti vogliono Draghi. Ma si dimentica che l’Italia non è una Repubblica presidenziale. Bel dilemma ha la politica italiana, impossibilitata ancora una volta per manifesta propria incapacità a dimostrare la sua maturità: se il Parlamento elegge l’attuale premier si rischia di andare alle elezioni anticipate con una nuova figura come presidente del Consiglio, se invece si conferma Draghi a Palazzo Chigi tra un anno si dovrà decidere con il voto chi continuerà il suo lavoro. Insomma, si potrebbe riflettere che in nome della continuità (e della credibilità in Europa pro Pnrr) la scorciatoia potrebbe essere proprio piazzare Draghi al Quirinale. Solo che tra 1 anno il nuovo premier, investito dalla volontà popolare, accetterà poi di coordinare il lavoro deciso e impartito dal presidente della Repubblica, che non potrà più rivestire il ruolo del giocatore ma quello dell’arbitro? E già, la politica riesce sempre a cannibalizzare se stessa. Stavolta riuscirà a sconfessarsi dimostrando una maturità post-pandemia?

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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