Senza aiuti ecco la resa dell'Ucraina
Kiev insiste con gli alleati per ottenere maggiori armamenti per la difesa aerea
Se gli Stati Uniti non manderanno altri aiuti militari, l'Ucraina potrebbe "perdere" la guerra contro la Russia entro la fine dell'anno. E' l'allarme - fra i più netti finora inviati dall'amministrazione Biden al Congresso - lanciato dal direttore della Cia, William Burns, che appena un mese fa si era limitato ad avvertire del rischio che Kiev "perda terreno e probabilmente terreno significativo nel 2024".
Oggi, parlando al George W. Bush Center, Burns è andato molto oltre: "Con la spinta che verrebbe dall'assistenza militare, sia dal punto di vista pratico che psicologico, credo che gli ucraini siano assolutamente in grado di resistere fino al 2024". Ma, ha continuato, "senza assistenza supplementare, il quadro è molto più disastroso: c'è il rischio molto concreto che gli ucraini possano perdere sul campo di battaglia entro la fine del 2024, o almeno mettere Putin in una posizione tale da poter dettare i termini di una soluzione politica".
Accelerare la consegna all'Ucraina dei sistemi di difesa aerea Patriot e Samp/T. E' il punto su cui ha insistito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, nel suo giro di bilaterali a Capri, teatro del G7 Esteri, dopo l'ennesima strage russa nella città di Chernihiv. Un appello, quello di Kiev, che segue l'irritazione manifestata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per il diverso trattamento che l'Occidente - a suo parere - ha riservato ad Israele rispetto al suo Paese nel fronteggiare la minaccia dai cieli. E che è stato accolto dai capi delle diplomazie dei 'Grandi' della Terra, che hanno espresso la volontà politica di garantire all'Ucraina l'assistenza militare necessaria, così come dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui segnali "positivi" sul sostegno militare all'Ucraina sono arrivati dagli Usa e da altri alleati come la Germania. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che "abbiamo tutti confermato il nostro massimo impegno" sull'Ucraina.
"Aiutare l'Ucraina significa lavorare per la pace - ha dichiarato Tajani nel suo intervento nella sessione di apertura del G7 - Se l'Ucraina perde, Putin non si siederà mai al tavolo della pace. E' nostro dovere aiutare il Paese in difesa dei valori di libertà, democrazia e rispetto del diritto internazionale". Durante i faccia a faccia con i suoi colleghi, il titolare della Farnesina ha ribadito come il sostegno politico, finanziario e militare a Kiev sia "essenziale per permettere all'Ucraina di sedere al tavolo di pace in condizioni di parità". Concetto sottolineato anche da Stoltenberg, che in un punto stampa ha esortato gli alleati a dare i propri Patriot e Samp/T perché ogni giorno di ritardo "provoca sempre più morti e danni in Ucraina".
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