Si corre ai ripari contro la peste suina
La Coldiretti lombarda annuncia una task force per contenere la malattia in una zona dove si concentra il 53% della produzione nazionale
"La tempestiva adozione di un provvedimento nazionale che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni, è importante soprattutto per la nostra regione dove è allevato il 53% dei maiali italiani". A sottolinearlo, in una nota, la Coldiretti Lombardia in riferimento alla firma dell’ordinanza dei ministri della Salute Roberto Speranza e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli per bloccare la diffusione della peste suina africana (Psa), dopo i casi riscontrati su cinghiali in Piemonte e Liguria, ma anche in Germania, Belgio e Paesi dell’Est Europa.
"La Peste Suina Africana – afferma la Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è invece trasmissibile agli esseri umani. La situazione di emergenza che siamo costretti ad affrontare ora, è frutto della mancata azione di prevenzione e contenimento, come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali, di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia dove si contano ormai più di 2,3 milioni di esemplari". "L’ordinanza interministeriale – spiega la Coldiretti - prevede il divieto di ogni attività venatoria salvo la caccia selettiva al cinghiale nella zona stabilita come infetta da Peste Suina Africana, ossia 114 Comuni di cui 78 in Piemonte e 36 in Liguria, dove la presenza di allevamenti è per fortuna molto contenuta". "Nell'area circoscritta sono altresì vietate la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain bike e le altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti".
L'ordinanza in vigore per sei mesi - prosegue l'associazione lombarda - si pone l’obiettivo di "Porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della Psa e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economico connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati". "Il provvedimento nazionale - prosegue la Coldiretti - arriva dopo la positiva decisione di Regione Lombardia di istituire una task force per prevenire e contrastare la peste suina sui nostri territori.
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