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I Paesi dell'Est vanno ascoltati

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Maros Sefcovic, il vice presidente della Commissione Ue, torna sulledifficoltà di alcuni Stti ad accettare le sanzioni sull'embargo al petrolio russo

"Bisogna ascoltare attentamente le difficoltà dei Paesi dell'Est più colpiti dall'embargo sul petrolio russo e serve maggiore solidarietà intra-europea". E' quanto afferma, in un'intervista a "La Stampa", Maros Sefcovic, il vice presidente della Commissione Ue dicendosi convinto che nel giro di uno-due di giorni al massimo l'accordo sul sesto pacchetto di sanzioni si farà.

"Sono fiducioso - spiega - Anche per le sanzioni precedenti ci sono state enormi difficoltà e se per trovare l'unità servono uno o due giorni in più, concediamoli. In modo che ogni Stato sia a suo agio e sostenga questo pacchetto. Sono sicuro che tra oggi e domani, con il supporto della Commissione, gli ambasciatori potranno trovare un'intesa". Per raggiungere il compromesso con Orban "bisogna assicurare il rispetto delle diverse situazioni di partenza degli Stati. Alcuni dipendono dall'energia russa più di altri".

"Inoltre il settore chimico e l'industria petrolchimica nell'Europa centrale e orientale sono stati per anni costruiti sulla base delle forniture di petrolio greggio russo", aggiunge, sottolineando quindi di ascoltare "attentamente tutte queste difficoltà tecniche e cerchiamo la soluzione per garantire che tutti siano d'accordo. Le sanzioni devono fare più male alla Russia che a noi". Infine alla domanda se quindi l'opposizione di Orban non è ideologica, risponde: "La base tecnica ed economica degli argomenti utilizzati è abbastanza forte. Lanciamo un appello affinché, specialmente in questi tempi difficili, ci sia una solidarietà intraeuropea. Guardiamo alla mappa dei flussi energetici in Europa: si sta invertendo. Per decenni l'energia arrivava da Est verso Ovest, ora la situazione è più complicata visto che i flussi arrivano da Nord, da Sud e da Ovest. I Paesi che prima erano alla fonte ora si trovano alla fine della coda e vogliono avere la garanzia di continuare a ricevere le forniture".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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