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L'Italia pone per i migranti il Piano Mattei

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Da oggi a Roma il vertice tra il governo italiano e i leader dei paesi africani mediterranei

Un passo avanti verso il 'piano Mattei', obiettivo di ampio respiro del premier Giorgia Meloni, per far fronte ai problemi migratori (ma anche energetici). Facendo capire alla Ue, che Roma è pronta ad assumersi responsabilità di guida e gestione dei rapporti con i paesi del Nord Africa, a patto di trovare sponda a Bruxelles. La 'conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni' oggi a Roma si apre con aspettative importanti da parte del governo italiano, con il meeting alla Farnesina etichettato come "un’iniziativa di politica estera senza precedenti in tempi recenti, nella quale l’Italia esercita il suo ruolo guida nel Mediterraneo allargato per affrontare le emergenze che l’Italia non può e non vuole affrontare da sola".

Il governo italiano - che vedrà al tavolo Meloni e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani - ha invitato nella capitale "i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa" ma anche "i vertici delle istituzioni europee e delle istituzioni finanziarie internazionali", a partire dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Al tavolo quindi "nazioni di origine, di transito, di primo arrivo in Europa" dei migranti "e partner come gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo". Tra i nomi previsti già arrivati o in arrivo a Roma si contano una ventina tra capi di Stato e di governo. Da Bruxelles oltre a von der Leyen ci sarà il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Per i paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo il presidente di Cipro Nikos Christodoulides, il premier greco Kyriakos Mitsotakis e quello maltese Robert Abela, assente la Spagna che domani vota per le politiche. Meloni rivedrà a distanza di una settimana il presidente tunisino Kais Saied, con il quale l'Ue la scorsa domenica ha siglato un memorandum 'sponsorizzato' da Roma. Dall'Egitto il presidente Al Sisi manda in Italia Mostafa Madbouly, suo primo ministro, mentre dall'Etiopia arriva il premier Abiy Ahmed Ali, a Roma anche il presidente del Consiglio presidenziale libico Mohamed el Menfi e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Con loro anche i vertici di istituzioni finanziarie internazionali provenienti da tutto il mondo.

Un tavolo allargato ("ma l'obiettivo è quello di allargarlo ulteriormente") per "avviare un progetto di lungo periodo -come ancora oggi sottolineano fonti diplomatiche- dando avvio ad un percorso pluriennale internazionale con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti proprio sui temi dello sviluppo e delle migrazioni". Perché "c’è la consapevolezza che soltanto con un’azione coesa, determinata e capace di guardare lontano per affrontare le cause profonde dei flussi irregolari si potrà sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani, sostenendo e promuovendo la migrazione legale in un contesto regolamentato", è il ragionamento italiano. Tutti riuniti fino alla sera di domani, con i lavori che saranno conclusi dal premier, arrivando a una dichiarazione finale congiunta che si sta ancora limando tra i vari paesi. Poi cena prevista a Villa Madama.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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