L'agricoltura si sveglia con un segnale negativo
L’aumento dei costi energetici e l’impatto dei cambiamenti climatici fanno crollare il Pil del settore agricolo
A pesare sul calo del Pil nel 2022 è stato il calo del valore aggiunto dell’agricoltura (-2,1%) per effetto dell’aumento dei costi energetici e dell’impatto dei cambiamenti climatici. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei conti economici nazionali dell’Istat negli anni 2021 e 2022.
L’incremento dei costi si è ampliato e consolidato nel corso del 2022 in buona parte per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici. Il risultato è che sono calate le imprese in agricoltura nel 2022 con un saldo negativo di -3363 realtà proprio per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Movimprese elaborati da Unioncamere.
Rilevante anche l’impatto dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi che tra siccità, nubifragi, grandine e tempeste di vento hanno decimato i raccolti. Una tendenza confermata nel 2023 in cui si registra nelle campagne un taglio del 10% della produzione di grano mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno ma in difficoltà anche i frutteti con le ciliegie in calo del 60% per l’alluvione che ha colpito la Romagna, la fruit valley italiana, ma anche per le piogge intense in Puglia e Campania, secondo la Coldiretti.
I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm, ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr.
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