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Firenze, resta in carcere l'aguzzino tedesco di Pinochet

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Resta in custodia il torturatore del regime militare cileno arrestato in Versilia. Per la Corte d'appello c'è il pericolo di fuga

La Corte d'appello di Firenze ha respinto la richiesta di scarcerazione per Reinhard Doring Falkenberg, il cittadino tedesco di 75 anni, arrestato il 22 settembre scorso in Versilia, mentre si trovava in vacanza a Forte dei Marmi (Lucca). I giudici hanno ravvisando la presenza di un oggettivo pericolo di fuga. Ricercato in Cile per crimini contro l'umanità, era latitante da 16 anni e su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale. Falkenberg resta quindi in carcere in attesa dell'udienza per la richiesta di estradizione

Falkenberg è stato condannato in via definitiva in Cile nel 2015 per tortura e sequestro di persona, reati commessi nel 1976, durante la dittatura di Augusto Pinochet, quando il 75enne viveva all'interno della 'Colonia Dignidad', enclave cilena di nazisti tedeschi in fuga dalla Germania.

Mentre si trovava in vacanza con gruppo di pensionati tedeschi a Forte dei Marmi, gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza lo hanno identificato con la banca dati dei latitanti, dato che aveva preso alloggio presso un hotel con il suo vero nome. I poliziotti lo hanno fermato il 22 settembre mentre si stava per andare a cena con la moglie.

Il 24 settembre scorso nei confronti Falkenberg è stata emessa un’ordinanza di misura cautelare su richiesta della Procura generale e quattro giorni dopo è stato sentito per l'udienza di convalida dell'arresto. Il suo legale ha presentato istanza di revoca della misura cautelare. Il ministero della Giustizia ha chiesto alla Corte d'appello di Firenze il mantenimento delle misure di custodia cautelare in carcere. E oggi la Corte ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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