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La violenza resta l'unica forma di dialogo

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In Medio Oriente non si placano le violenze. La forte denuncia da parte del patriarca di Gerusalemme

La violenza in Terra Santa “sembra essere diventata la nostra lingua principale, il nostro modo di comunicare. Quest’anno abbiamo visto crescere tanta violenza nelle strade e nelle piazze palestinesi, con un numero di morti che ci porta indietro di decenni. È un segno del preoccupante aumento della tensione politica e del crescente disagio, soprattutto dei nostri giovani, per la sempre più lontana soluzione del conflitto in corso”. Lo ha denunciato il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, durante la tradizionale messa di Mezzanotte.

"La politica - ha detto Pizzaballa - ha il compito di servire il paese e i suoi abitanti, di operare per l’armonia tra le diverse comunità sociali e religiose del Paese e tradurle in azioni concrete e positive sul territorio, e non fomentare, invece, divisioni o, peggio, odio e discriminazione". Quest’anno, ha aggiunto, "abbiamo visto crescere tanta violenza nelle strade e nelle piazze palestinesi, con un numero di morti che ci porta indietro di decenni. E un segno del preoccupante aumento della tensione politica e del crescente disagio, soprattutto dei nostri giovani, per la sempre più lontana soluzione del conflitto in corso. La questione palestinese - ha rimarcato – sembra ormai non essere più al centro dell’attenzione del mondo. Anche questa è una forma di violenza, che ferisce la coscienza di milioni di palestinesi, lasciati sempre più soli e che da troppe generazioni sono in attesa di una risposta al loro legittimo desiderio di dignità e di libertà".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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