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Alla scoperta dei popandantsy russi che hanno preparato la guerra

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Ricerca e curiosità nei confronti di un genere letterario nato per ridare alla Russia la gloria che merita

Viaggi nel tempo in cui il protagonista, di solito una persona ordinaria, si trasforma per intervenire al fianco, o nel corpo, di personaggi storici, e per cambiare il corso della Storia, e ridare alla Russia la gloria che merita, che le è stata sottratta ingiustamente. "Popadantsy" (viaggiatori per caso, in russo) dà il nome a un genere letterario sbocciato negli anni Duemila, che, sottotraccia, ha contribuito a consolidare la strada alla psicologia collettiva della guerra. Il fenomeno si è diffuso in parallelo all'ascesa di Vladimir Putin al potere e alla retorica revanchista basata su una riscrittura arbitraria della Storia, che, in altra forma, mettono in scena anche i popadantsy.

Gli esempi abbondano. I periodi storici preferiti dagli autori sono quelli in cui la Russia ha subito sconfitte o subito enormi difficoltà. Solo poche decine di titoli su Pietro il Grande quindi ma centinaia sulla Grande guerra patriottica, sulla Rivoluzione e la fine dell'Urss. Particolarmente inquietante, il numero elevato di libri dedicati a un eroe che arriva a impedire l'operazione Barbarossa e a mantenere Hitler e Stalin alleati, magari per sconfiggere insieme la Gran Bretagna.

"Zar del futuro", per esempio, narra di un uomo che si sveglia nel corpo di Nicola II e riesce a evitare la Rivoluzione, a sconfiggere la Gran Bretagna e a conquistare Istanbul grazie alle armi moderne di cui dispone. "Corporazione Russia America" è incentrato sulla storia di un uomo che plana nel Diciottesimo secolo, conquista le colonie americane, distrugge l'impero britannico e, ciliegina sulla torta, "a fermare il genocidio degli indiani", elenca Sergei Sumlenny, giornalista e analista basato in Germania, già direttore dell'Heinrich-Böll-Stiftung e corrispondente a Mosca di Ard, che al fenomeno ha dedicato una ricerca accurata.

L'ondata di titoli 'popadantsy' si accompagna, a un altro filone, che è quello dei saggi su Stalin, in cui si è insistito sugli aspetti positivi del suo regime. A partire dai primi anni '10 sono arrivati in libreria titoli come "Sìì orgoglioso, non sentirti colpevole! La verità sull'epoca di Stalin", "Il manuale dello Stalinismo", "Le repressioni di Stalin: una grande bugia", "Beria: il manager migliore del Ventesimo secolo". Il risultato di questa campagna editoriale è rispecchiato nell'andamento del pensiero dell'opinione pubblica. Lo scorso anno, il 56 per cento dei russi intervistati da Levada, un istituto di ricerca indipendente, ha detto di trovarsi d'accordo con l'idea che Stalin sia "un grande leader", una percentuale raddoppiata, gradualmente negli anni, dal 2016.

Ai saggi su Stalin ha fatto seguito, dopo il 2014, una serie di romanzi di fantasy di guerra dedicati con particolare accanimento all'Ucraina, con titoli come "L'Ucraina in fiamme" o "Campi selvaggi: sulle rovine ucraine", "Ucraina insanguinata: genocidio banderita", "Inferno ucraino: è la nostra guerra", "Il fronte ucraino: la Stella rossa sulla Maidan".

Grande guerra patriottica. Alleanza fra Stalin e Hitler convergono in titoli come "Compagno Hitler. Uccidi Churchill", in cui il popadanets si incarna in Hitler. "Riuscirà a condannare a morte Churchill per crimini contro l'umanità e creare una alleanza con l'Urss? Riusciranno Hitler e Stalin a sconfiggere gli Stati Uniti e sviluppare armi atomiche prima degli Usa" -recita la quarta di copertina.

Lo stesso autore di "Compagno Hitler" aveva in precedenza scritto "Compagno Fuher. Trionfo del Blitzkrieg". "Riuscirà Hitler a schiacciare la Gran Bretagna con uno sbarco di successo? Riuscirà il Fuhrer a evitare una guerra fratricida con l'Urss?". In "Il pilota della Novorossia" invece si sveglia nel corpo del figlio di Stalin Vasily, un pilota militare, e vince la guerra, svelando l'identità dell'agente dell'Occidente Krusciov, salvando lo stalinismo.

E' letteratura di serie B, ma - sostiene Sumlenny- bastano le copertine chiassose dei libri, in bella vista nelle librerie, per evocare la possibilità di cambiare la storia e credere che Putin sia il viaggiatore nel tempo di cui il Paese aveva bisogno.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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