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La Spagna al voto: Pp in testa, Vox in crescita

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A cinque giorni dal voto i socialisti di Pedro Sanchez confidano nella rimonta

A cinque giorni dal voto di domenica, i popolari spagnoli sono sempre in testa nei sondaggi, con il 32,9%, mentre i socialisti di Pedro Sanchez, che continua a confidare nella rimonta, hanno invertito la tendenza al ribasso registrata la scorsa settimana dopo il faccia a faccia tra il premier e Alberto Núñez Feijóo, risalendo di mezzo punto al 28,7. E' questa la fotografia dell'ultimo sondaggio, realizzato da El Pais, prima che domani scatti il silenzio elettorale per i rilevamenti.

Il sondaggio conferma che il Pp non avrebbe i voti per votare da solo, attestandosi tra i 131 e i 139 seggi, ma dovrebbe entrare in coalizione con Vox, cosa che darebbe un ruolo nel governo ad una formazione di estrema destra per la prima volta in Spagna dalla caduta di Franco nel 1975. La formazione guidata da Santiago Abascal viene data al 13,5%, percentuale che gli assicurerebbe tra i 37 e i 40 seggi, permettendo così alla coalizione di sfiorare la maggioranza assoluta di 176 dei 350 deputati.

La formazione di estrema destra appare impegnata in una battaglia per il terzo posto con la coalizione di sinistra Sumar, guidata dalla vice premier Yolanda Diaz, che attualmente ha il 13,7% .

Il vantaggio del Pp viene registrato nella maggioranza degli ultimi sondaggi che si stanno pubblicando in queste ore in Spagna, ma c'e' uno rilevamento, realizzato dal Centro de Investigaciones Sociológicos (Cis) che invece rovescia i pronostici prospettano la vittoria socialista con il 32,2% ed un vantaggio di 1,4% sui popolari. In questo rilevamento il blocco del centrosinistra avrebbe il 47,1% - con Sumar al 14,9% - e quello di centrodestra al 42,6%, con Vox all'11.8%.

1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

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