Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Qatargate: lo scandalo vede coinvollti 60 eurodeputati

soldi ue.jpg

L'indiscrezione parte dai media greci, sulla presunta corruzione di molti appartenenti al gruppo dei Socialisti & Democratici, al Ppe e a partiti di sinistra

E lo scandalo Qatargate si allarga. Almeno questo è il forte sospetto dei media greci. Infatti, secondo indiscrezioni riportate dall'emittente greca Mega Tv, riprese dalla stampa tedesca, gli inquirenti belgi che stanno indagando sulla presunta rete di corruzione ad opera del Qatar avrebbero nel mirino "oltre 60 eurodeputati", la maggior parte dei quali appartenenti al gruppo dei Socialisti & Democratici, al Ppe e a "partiti di sinistra". Lo riporta Focus.de. L'obiettivo della presunta corruzione sarebbe quello di avere posizioni positive o più morbide nei confronti del Qatar.

L'ex presidente della sottocommissione Diritti Umani (Droi in gergo comunitario) Maria Arena, socialista belga succeduta ad Antonio Panzeri, aveva un "atteggiamento molto poco istituzionale" e tendeva ad "attaccare" Paesi come Israele e gli Emirati Arabi Uniti, che hanno relazioni turbolente con il Qatar. A raccontarlo è l'eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi, che siede nella Droi da inizio legislatura e da un mese anche nella Delegazione per le relazioni con la Penisola Arabica (Darp in gergo comunitario). 

Alla politica pisana la condotta poco presidenziale di Arena, che si è dimessa l'altroieri, era parsa sospetta. "Sto da un mese alla Darp - dice Ceccardi, che dal 2019 è nella Droi - Nel 2020 ho presentato un'interrogazione all'Alto Rappresentante Josep Borrell, in cui chiedevo se c'erano delle preoccupazioni nell'Ue per i finanziamenti del Qatar alle moschee in Europa e quali erano i rapporti con Doha". 

Borrell "rispose che non si rilevavano preoccupazioni tali per cui l'Europa dovrebbe rivedere i suoi rapporti con il Qatar. Penso che questa interrogazione diventi ancora più importante, alla luce di quanto è emerso".

La Commissione, scriveva Borrell in risposta all'interrogazione di Ceccardi, "è a conoscenza di alcune analisi che collegano le politiche di taluni paesi alla diffusione di materiali che promuovono la radicalizzazione. L'Ue e lo Stato del Qatar mantengono un dialogo regolare nel quadro del Consiglio di cooperazione del Golfo e, bilateralmente, anche sulla radicalizzazione e sull'estremismo. Al momento l'Ue non sta valutando la possibilità di imporre misure restrittive allo Stato del Qatar". 

Per Ceccardi, Arena in Droi "aveva un atteggiamento molto poco istituzionale. Ho avuto degli scontri con lei, perché un presidente, anche se socialista, deve garantire imparzialità, quando si parla. Spesso - conclude Ceccardi - mi interrompeva bruscamente, quando dicevo cose che non le andavano a genio". E soprattutto "tendeva ad attaccare" spesso Paesi come Israele e gli Emirati Arabi Uniti, entrambi Stati che hanno relazioni difficili con il Qatar.  

Intanto aleggia in Europa questo spauracchio, con le inevitabili reazioni da parte di leader politici. Il premier ungherese Viktor Orban ironizza sul Qatargate, twittando la foto del denaro sequestrato dalla polizia belga, con il commento: "ecco che aspetto ha lo stato di diritto a Bruxelles". Accusato di deriva antidemocratica dalla Commissione Ue e il parlamento di Strasburgo, Orban aveva già twittato lunedì: "E poi dicono che il Parlamento Europeo è seriamente preoccupato per la corruzione in Ungheria!".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti