Putin arruola i jihadisti siriani per piegare Kiev
Il presidente russo ha chiesto aiuto ad Assad: la denuncia della folle iniziativa è arrivata dal senatore Calderoli
"Da una guerra assurda, sbagliata, ingiustificata e ingiustificabile, la Russia di Putin sta persino passando oltre, ad un livello ancora più grave. L’annuncio dato da Putin in persona dell’arruolamento di migliaia di jihadisti siriani forniti dal suo sodale Assad, volontari o mercenari, che combatteranno in Ucraina fa salire ulteriormente la ferocia, la violenza". Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.
"Lo sappiamo bene -aggiunge- che questi jihadisti non essendo truppe regolari inquadrate gerarchicamente sono sostanzialmente dei predatori, dei razziatori, dei saccheggiatori e degli stupratori, oltre che degli assassini, per cui da una guerra per conquistare l’Ucraina si sta passando ad una guerra per distruggere il popolo ucraino, che subirà violenze e torture da parte di questi jihadisti che non rispondono a nessuna regola. Putin ha compiuto un ulteriore passo in avanti nella scala dei crimini di guerra, arrivando a decidere il genocidio del popolo ucraino. Al peggio non c’è mai fine, purtroppo".
Intanto prosegue la resistenza della capitale ucraina, stretta nella morsa dei russi, anche se finora circa 600 marinai russi si sono ammutinati, rifiutando di sbarcare per combattere nella regione di Odessa. Lo affermano i servizi d'intelligence ucraini (Sbu) su Telegram. "Vicino Odessa - si legge- circa 600 marinai si sono ribellati e rifiutano di sbarcare, perché hanno capito cosa sta succedendo"
Secondo lo Sbu, il morale dei soldati russi è bassissimo. Le forze russe applicano una "repressione stalinista" con "plotoni di esecuzione" nelle retrovie per fucilare chi tenta di disertare per tornare a casa, ha raccontato ai servizi un prigioniero di guerra russo.
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