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Xi contro la guerra nucleare

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Mentre continuano i colloqui tra Pechino e Kiev ecco che la Russia popola il Donbass con coloni poveri

"Nessuno vince una guerra nucleare". Lo ha detto il leader cinese Xi Jinping al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l'agenzia Xinhua dopo la telefonata tra i due durante la quale Xi ha insistito su "dialogo" e "negoziati". La telefonata, ha scritto l'agenzia, è stata l'occasione per i due presidenti per uno scambio di vedute sulle relazioni tra Cina e Ucraina e sulla "crisi ucraina", un conflitto che va avanti dal 24 febbraio 2022, con Pechino che non ha mai condannato l'invasione russa dell'Ucraina.

Il leader cinese, al terzo mandato, ha ripetuto la posizione del gigante asiatico sul "rispetto reciproco per sovranità e integrità territoriale" come principio alla base dei rapporti bilaterali. Xi, che con il presidente russo Vladimir Putin ha rinsaldato lo scorso anno un'intesa "senza limiti", ha anche manifestato la volontà di "sviluppare" le relazioni "coerenti e chiare" con Kiev e di "lavorare" con l'Ucraina per una "cooperazione vantaggiosa per entrambi i Paesi" a "prescindere dai cambiamenti della situazione internazionale".

Mosca avrebbe iniziato a insediare nel Donbass cittadini delle regioni più povere della Russia. Lo denuncia su Telegram la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar.

Secondo Maliar, l'arrivo di cittadini russi è stato segnalato soprattutto nella regione occupata di Luhansk. I nuovi arrivati ottengono "ogni possibile sostegno", fra cui alloggio, lavoro o prestiti per avviare un'attività. "In questo modo il nemico cerca di distruggere lo stato ucraino e l'identità nazionale nella società dei territori temporaneamente occupati in Ucraina", nota Maliar.

Nel rilanciare la notizia, il Guardian ricorda i trasferimenti forzati di bambini ucraini in Russia. Secondo dati forniti da Kiev il 29 marzo, oltre 19mila bambini ucraini sono stati deportati in Russia. Inoltre il Centro Nazionale di Resistenza ucraino ha denunciato il 12 aprile l'avvenuto trasferimento in Russia di oltre 100mila bambini ucraini del Luhansk e il Donetsk con il pretesto di "cure mediche".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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