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Arrivano le nuove regole per la quarantena

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Diramati i capitoli cui attenerci per non frenare il Paese: isolamento ridotto per chi ha completato il ciclo vaccinale. Il microbiologo Crisanti contrario

Ecco le nuove regole, così come dettagliate nel testo diffuso dal Ministero della salute. Infatti è stata firmata da direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, la circolare di 'Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante Voc Sars-CoV-2 Omicron. Per quanto riguarda il capitolo 'Quarantena e sue modalità alternative', il documento distingue fra "contatti stretti (ad alto rischio)" e "contatti a basso rischio". Fra i contatti ad alto rischio si differenziano 4 gruppi. Il primo comprende i "soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni": per loro "rimane inalterata l'attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall'ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo". Il secondo gruppo riguarda i "soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se" sono "asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo".

Il terzo gruppo comprende i "soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti": per loro "non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall'ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5. E' prevista l'effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell'antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19". Nel quarto gruppo ci sono "gli operatori sanitari", che "devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall'ultimo contatto con un soggetto contagiato".

Quanto invece ai contatti a basso rischio, "qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2", secondo la circolare ministeriale "non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l'uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva".

Poi c'è il capitolo 'Isolamento', relativo alle persone positive a Covid-19: "Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni - si legge - l'isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo".

“Questi Migliori al governo sono apprendisti stregoni”, è questa l’opinione del microbiologo Andrea Crisanti, contrario all'abolizione della quarantena per vaccinati con booster o con doppia dose da non più di quattro mesi. “Non c'è niente di scientifico - spiega al Fatto Quotidiano - Abbiamo appena appreso che la variante Omicron si diffonde di più perché non trova barriera nei vaccinati, e che si diffonde molto più rapidamente di Delta: dovremmo quindi cercare di tutelare fragili e non vaccinati che continuano a rischiare molto. Ma se liberi i vaccinati dalla quarantena dopo un contatto con un positivo, vai nella direzione opposta, mi pare. Non è logico”.

“Questa variante tende a colpire solo le vie respiratorie superiori - afferma Crisanti - ma non mi illudo ancora sul fatto che possa risolvere il problema del Covid. Non c'è ancora certezza che neutralizzi Delta o altre varianti passate o future, quindi i fragili e chi non è vaccinato rischiano ancora la malattia grave e la vita stessa. Dunque torno a dire: era necessaria questa fuga in avanti con l'abolizione della quarantena per parte della popolazione in caso di contatto con positivo? Quanto all'auto-sorveglianza - aggiunge - è pensata per gli asintomatici che sanno di aver incontrato un conoscente risultato poi positivo: dopo cinque giorni dovranno farsi un tampone rispondendone solo alla propria coscienza o, in caso di fede, a qualche divinità celeste. Non so di nuovo che dirle è una follia. Ma veramente siamo passati agli apprendisti stregoni, non capisco”.

Secondo Crisanti, “avrebbe avuto più senso mantenere una quarantena obbligatoria di tre giorni e poi richiedere un tampone negativo” e soprattutto affrontare i nodi veri: “Uno, i trasporti: e aver obbligato alle Ffp2 è almeno un primo passo, bravi. Due, scuola: in due anni non è stato fatto niente di minimo, dai termo-scanner, che non sono i termometri elettrici farlocchi, ad analisi di scuole-campione. Tre, ristoranti: bisognerebbe limitare le tavolate a quattro persone finché la pandemia non finisce, non in base al colore della regione”.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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