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Raggi: "Sono una donna libera e sono l'argine della destra"

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La sindaca di Roma Virginia Raggi a quindici giorni dal voto non risparmia gli avversari e si definisce una donna scomoda

Si scalda la campagna elettorale a Roma. La sindaca Virginia Raggi nel rush finale, a quindici giorni dal voto, si prende la scena, decisa a giocarsi la riconferma del Campidoglio. "Ci tengo a dirle una cosa, io sono l'unica donna candidata a sindaco di Roma, e sono una donna libera: ciò dà molto fastidio, e questo è un tema da non dimenticare". Così la sindaca uscente di Roma, Virginia Raggi, in una intervista a Il Fatto Quotidiano. "Meloni - afferma Raggi - ci spieghi perché ha candidato come sindaco Michetti, che si sottrae al confronto e vorrebbe riportare a Roma le bighe. Io sono in campo per fermare la destra, e fui la prima a porre un freno a Matteo Salvini durante il governo Conte 1. Io sono l'argine alla destra".

"Michetti è un passacarte, proprio come lo è Roberto Gualtieri nei confronti del Pd. I due candidati messi dai partiti sono burattini, che nascondono i soliti noti. Con loro torneremmo indietro di 20 anni", prosegue Raggi spiegando che "con Calenda mi unisce il fatto che siamo candidati veri. Dopodiché non abbiamo nient' altro in comune. E poi lui da ministro non ha fatto nulla per Roma.

L'attore Massimo Lopez è stato inseguito da un cinghiale mentre buttava l'immondizia "Io amministro una città, e i cinghiali sono un problema di competenza regionale. Gli agricoltori hanno manifestato davanti a Montecitorio e alla Regione Lazio". Risponde la sindaca uscente affermando "Noi a Roma possiamo vincere, il resto diventa un problema del Pd".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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